Accolto il ricorso per il finanziamento destinato al Museo degli Ipogei
La Regione ammette il progetto per il secondo piano della struttura inaugurata a febbraio
martedì 6 ottobre 2015
18.44
Accolto il ricorso per la riammissione del Comune di Trinitapoli al Bando Regionale sul finanziamento di interventi di recupero, restauro e valorizzazione dei beni culturali immobili e mobili di interesse artistico e storico. L'Ente aveva candidato il Museo archeologico degli Ipogei, aperto lo scorso febbraio dopo decenni di chiusura. Ma inizialmente la richiesta di Trinitapoli non era stata accolta. La riammissione al finanziamento dà, oggi, di fatto ragione al dirigente del Terzo settore, Salvatore Grieco, facendo decadere i motivi di esclusione, considerata la presenza completa del progetto e degli allegati richiesti dal bando.
«Attendiamo questo finanziamento – spiega il sindaco Francesco di Feo – con impazienza, per poter arricchire il Museo degli Ipogei, completandone il secondo piano, convinti dell'importanza culturale e turistica di questa bella risorsa troppo a lungo trascurata dalle amministrazioni. Nelle ore dell'esclusione in tanti si erano divertiti a gioire dell'occasione persa. L'occasione non è persa, tutt'altro, e i soliti uccelli del malaugurio saranno costretti anche stavolta a tornare, tristi e sconfitti, nel proprio nido lugubre. Abbiamo accettato la sfida della rinascita trinitapolese nel 2011 e i fatti ci stanno dando ragione. Con buona pace dei detrattori e dei nemici di questa città».
«Attendiamo questo finanziamento – spiega il sindaco Francesco di Feo – con impazienza, per poter arricchire il Museo degli Ipogei, completandone il secondo piano, convinti dell'importanza culturale e turistica di questa bella risorsa troppo a lungo trascurata dalle amministrazioni. Nelle ore dell'esclusione in tanti si erano divertiti a gioire dell'occasione persa. L'occasione non è persa, tutt'altro, e i soliti uccelli del malaugurio saranno costretti anche stavolta a tornare, tristi e sconfitti, nel proprio nido lugubre. Abbiamo accettato la sfida della rinascita trinitapolese nel 2011 e i fatti ci stanno dando ragione. Con buona pace dei detrattori e dei nemici di questa città».