Agricoltura, stop ai pesticidi dannosi
Nota stampa del Comune
sabato 25 maggio 2019
11.31
«Non utilizzate Clorpirifos etile nella olivicoltura». È l'avviso pubblico diramato dall'assessorato alla Agricoltura di Antonietta de Lillo per limitare l'impiego del pesticida inquinante nei campi di Trinitapoli. Da indagini degli uffici comunali, ne è infatti stata riscontrata una massiccia presenza in oliveti, frutteti ed oliveti, durante tutto l'anno solare, con rischio di forte inquinamento.
«Il pesticida organofosforico Clorpirifos – precisa l'assessore de Lillo – può provocare rischi per la salute umana poiché altera i meccanismi di regolazione neuro-endocrina e tiroidea, con conseguenze rilevanti soprattutto per le donne in gravidanza e, di conseguenza, sul feto e sui bambini». L'Ufficio Osservatorio Fitosanitario della Regione Puglia è stato revocato l'impiego su olio del Clorpirifos etile a partire dal 12 giugno 2012 come da decisione del Ministro della Salute, limitandolo ad un solo intervento annuo e mai oltre il 30 giugno.
«Nell'interesse della collettività – conclude l'assessore all'Agricoltura – avvertiamo agricoltori ed hobbysti, per sensibilizzare ad un tema su cui si riscontra ancora scarsa conoscenza, malgrado i grossi rischi per la salute pubblica».
«Il pesticida organofosforico Clorpirifos – precisa l'assessore de Lillo – può provocare rischi per la salute umana poiché altera i meccanismi di regolazione neuro-endocrina e tiroidea, con conseguenze rilevanti soprattutto per le donne in gravidanza e, di conseguenza, sul feto e sui bambini». L'Ufficio Osservatorio Fitosanitario della Regione Puglia è stato revocato l'impiego su olio del Clorpirifos etile a partire dal 12 giugno 2012 come da decisione del Ministro della Salute, limitandolo ad un solo intervento annuo e mai oltre il 30 giugno.
«Nell'interesse della collettività – conclude l'assessore all'Agricoltura – avvertiamo agricoltori ed hobbysti, per sensibilizzare ad un tema su cui si riscontra ancora scarsa conoscenza, malgrado i grossi rischi per la salute pubblica».