Aiuti a tv locali, Mennea: «Le aziende più solide promuovano un moderno mecenatismo»
Nota del consigliere regionale del Partito Democratico
domenica 31 maggio 2020
13.10
"Il decreto del Governo ha escluso qualsiasi forma di sostegno per i lavoratori delle piccole tv locali, messe in ginocchio dal quasi azzeramento delle entrate pubblicitarie causato dall'emergenza Covid-19. Per questo lancio il progetto di una moderna forma di mecenatismo che possa coinvolgere le aziende pugliesi in buona salute, le uniche in grado di aiutare le piccole emittenti a salvaguardare il pluralismo dell'informazione e i posti di lavoro di tutti, giornalisti inclusi". A lanciare la proposta è il consigliere regionale del Partito Democratico, Ruggiero Mennea, che aveva auspicato l'inclusione anche delle piccole tv locali (con meno di 11 dipendenti) nella distribuzione degli aiuti statali per l'emergenza Covid.
"Per salvare le piccole emittenti locali ora occorre una forma di solidarietà tra aziende, che potrebbe diventare un modello a livello nazionale", spiega Mennea. "Nei prossimi giorni presenterò un progetto che sarà una vera e propria novità per la regione e renderà onore alle aziende che vorranno aderire, aiutando altre imprese del settore editoriale, che vanno tutelate al pari di quelle che producono beni di prima necessità".
I problemi riguardano però anche i lavoratori della cultura e dello spettacolo come tecnici del suono, coreografi, coristi, musicisti d'orchestra, attori che recitano in piccoli teatri e tante altre figure di professionisti, tutti rimasti senza tutele a causa dell'emergenza sanitaria, che ha stoppato eventi e spettacoli ovunque.
"Come gli stessi lavoratori hanno ribadito durante un flash mob a Bari – aggiunge Mennea - sarà difficile conciliare l'uso di mascherina e misure di contenimento con gli spettacoli. Per questo, si rende necessario per loro un reddito di continuità, in attesa – conclude - che le attività dei settori cultura e spettacolo possano riprendere a pieno regime".
"Per salvare le piccole emittenti locali ora occorre una forma di solidarietà tra aziende, che potrebbe diventare un modello a livello nazionale", spiega Mennea. "Nei prossimi giorni presenterò un progetto che sarà una vera e propria novità per la regione e renderà onore alle aziende che vorranno aderire, aiutando altre imprese del settore editoriale, che vanno tutelate al pari di quelle che producono beni di prima necessità".
I problemi riguardano però anche i lavoratori della cultura e dello spettacolo come tecnici del suono, coreografi, coristi, musicisti d'orchestra, attori che recitano in piccoli teatri e tante altre figure di professionisti, tutti rimasti senza tutele a causa dell'emergenza sanitaria, che ha stoppato eventi e spettacoli ovunque.
"Come gli stessi lavoratori hanno ribadito durante un flash mob a Bari – aggiunge Mennea - sarà difficile conciliare l'uso di mascherina e misure di contenimento con gli spettacoli. Per questo, si rende necessario per loro un reddito di continuità, in attesa – conclude - che le attività dei settori cultura e spettacolo possano riprendere a pieno regime".