Ambiente, di Feo: «Uniti contro chi inquina territorio»
Il sindaco: «Andare oltre il campanilismo»
mercoledì 30 ottobre 2019
14.03
«Congratulazioni al Noe di Bari per aver definito un problema annoso per il territorio. Forze dell'Ordine e istituzioni viaggino sempre uniti nell'interesse delle comunità, oltre ogni campanilismo». Il sindaco di Trinitapoli, Francesco di Feo, commenta così la nota del Nucleo Operativo Ecologico che il 24 ottobre scorso ha individuato il Canale Cinquemetri come responsabile dell'emergenza a Foce Carmosina.
PROBLEMA DEL TERRITORIO | «Leggo di Margherita di Savoia, parte lesa in questa storia – osserva di Feo – e penso che non sia corretto un ragionamento di campanile, azzardato ed autoreferenziale: questo comprensorio ha problemi ambientali che vanno risolti con l'aiuto di tutti i sindaci, senza fare liste di buoni e cattivi, meriti o colpe. Cinquemetri, roghi e discariche abusive sono problemi comuni che hanno epicentri circoscrivibili di condotte inquinanti da parte di delinquenti, i cui effetti valicano i confini delle città».
GLI INTERVENTI | Già un anno fa, l'11 ottobre, il Noe di Bari aveva individuato discariche abusive nei pressi del Canale Cinquemetri ed in località Carmosina. Con l'ausilio della Polizia locale di Trinitapoli, l'Asl e l'Arpa della Bat, erano state rinvenute diverse centinaia di metri cubi di rifiuti speciali contaminati (anche pericoloso) di varia natura: legno, plastica, pneumatici, vetro, carrozzeria, lastre in amianto frantumate ai margini del canale. All'origine dell'inchiesta, la segnalazione di Legambiente sullo stato melmoso ed oleoso delle acque. In passato il fenomeno delle "acque rosse" era stato legato a sversamenti di stabilimenti vitivinicoli (2012). «Le nostre sollecitazioni di intervento indirizzate al Consorzio di Bonifica della Capitanata – ricorda di Feo – sono agli atti, tanto che fummo nominati custodi giudiziari del Canale».
LE SOLUZIONI | Oggi, è il Noe stesso a tracciare la strada della soluzione definitiva: sigillare i punti di scarico abusivo (spetta al Consorzio di Bonifica), migliorare gli sversamenti di fogna bianca, assicurare l'emissione di acque pulite nella Carmosina (compito dell'Acquedotto Pugliese. «Come sempre – conclude il sindaco di Trinitapoli – siamo pronti a fare la nostra parte, vigilando e denunciando, oltre che sollecitando il Consorzio di Bonifica e l'Apq. Tutti i tavoli sul delicato tema ci vedono promotori e partecipi, a tutela di un'area dal forte interesse paesaggistico, ambientale e turistico. È indispensabile un impianto a valle del Cinquemetri, per contrastare malfunzionamenti del depuratore o sversamenti accidentali. Si tratta di un canale utile alla nostra comunità, che grazie al nostro impegno quotidiano potrà ora funzionare correttamente, ma occorre che il territorio combatta senza bandiere chi viene ad inquinare le nostre campagne e le nostre acque».
PROBLEMA DEL TERRITORIO | «Leggo di Margherita di Savoia, parte lesa in questa storia – osserva di Feo – e penso che non sia corretto un ragionamento di campanile, azzardato ed autoreferenziale: questo comprensorio ha problemi ambientali che vanno risolti con l'aiuto di tutti i sindaci, senza fare liste di buoni e cattivi, meriti o colpe. Cinquemetri, roghi e discariche abusive sono problemi comuni che hanno epicentri circoscrivibili di condotte inquinanti da parte di delinquenti, i cui effetti valicano i confini delle città».
GLI INTERVENTI | Già un anno fa, l'11 ottobre, il Noe di Bari aveva individuato discariche abusive nei pressi del Canale Cinquemetri ed in località Carmosina. Con l'ausilio della Polizia locale di Trinitapoli, l'Asl e l'Arpa della Bat, erano state rinvenute diverse centinaia di metri cubi di rifiuti speciali contaminati (anche pericoloso) di varia natura: legno, plastica, pneumatici, vetro, carrozzeria, lastre in amianto frantumate ai margini del canale. All'origine dell'inchiesta, la segnalazione di Legambiente sullo stato melmoso ed oleoso delle acque. In passato il fenomeno delle "acque rosse" era stato legato a sversamenti di stabilimenti vitivinicoli (2012). «Le nostre sollecitazioni di intervento indirizzate al Consorzio di Bonifica della Capitanata – ricorda di Feo – sono agli atti, tanto che fummo nominati custodi giudiziari del Canale».
LE SOLUZIONI | Oggi, è il Noe stesso a tracciare la strada della soluzione definitiva: sigillare i punti di scarico abusivo (spetta al Consorzio di Bonifica), migliorare gli sversamenti di fogna bianca, assicurare l'emissione di acque pulite nella Carmosina (compito dell'Acquedotto Pugliese. «Come sempre – conclude il sindaco di Trinitapoli – siamo pronti a fare la nostra parte, vigilando e denunciando, oltre che sollecitando il Consorzio di Bonifica e l'Apq. Tutti i tavoli sul delicato tema ci vedono promotori e partecipi, a tutela di un'area dal forte interesse paesaggistico, ambientale e turistico. È indispensabile un impianto a valle del Cinquemetri, per contrastare malfunzionamenti del depuratore o sversamenti accidentali. Si tratta di un canale utile alla nostra comunità, che grazie al nostro impegno quotidiano potrà ora funzionare correttamente, ma occorre che il territorio combatta senza bandiere chi viene ad inquinare le nostre campagne e le nostre acque».