Approvato il Piano sociale di zona 2022/2024, riguarda anche Trinitapoli
Diversi i temi al centro delle riflessioni, tra cui la famiglia, l'inclusione e i minori
mercoledì 31 gennaio 2024
14.18
È stato approvato ieri pomeriggio il Piano sociale di Zona 2022/2024. Lo strumento di programmazione e progettazione degli interventi sociali inciderà sui 3 comuni dell'Ambito territoriale Tavoliere Meridionale, che comprende San Ferdinando di Puglia (capofila), Trinitapoli e Margherita di Savoia.
«Abbiamo definito i nuovi obiettivi strategici di lungo periodo per mettere a sistema il quadro della governance e per offrire nuove risposte ai bisogni complessi e potenziare l'integrazione tra settore sanitario, socio-sanitario e sociale», spiega la sindaca di San Ferdinando, Arianna Camporeale che è anche presidente dell'Ambito territoriale Tavoliere Meridionale.
Diverse le aree tematiche di intervento oggetto di riflessione: la prima infanzia, minori e famiglia, violenza e maltrattamento, contrasto alla povertà ed inclusione sociale, anziani, disabili e non autosufficienti. «Con il Piano sociale di Zona – continua la sindaca Camporeale – ci sforziamo di promuovere servizi, inclusione, autonomia e benessere anche a chi rischia di restare indietro. Si tratta di strumenti finanziari ma soprattutto sociali, finalizzati a creare una rete di sostegno al servizio della comunità».
«Abbiamo definito i nuovi obiettivi strategici di lungo periodo per mettere a sistema il quadro della governance e per offrire nuove risposte ai bisogni complessi e potenziare l'integrazione tra settore sanitario, socio-sanitario e sociale», spiega la sindaca di San Ferdinando, Arianna Camporeale che è anche presidente dell'Ambito territoriale Tavoliere Meridionale.
Diverse le aree tematiche di intervento oggetto di riflessione: la prima infanzia, minori e famiglia, violenza e maltrattamento, contrasto alla povertà ed inclusione sociale, anziani, disabili e non autosufficienti. «Con il Piano sociale di Zona – continua la sindaca Camporeale – ci sforziamo di promuovere servizi, inclusione, autonomia e benessere anche a chi rischia di restare indietro. Si tratta di strumenti finanziari ma soprattutto sociali, finalizzati a creare una rete di sostegno al servizio della comunità».