Area camper abbandonata e vandalizzata verso la "Trinitapoli mare"
Costruita con fondi regionali ed inaugurata circa 7 anni fa
mercoledì 2 marzo 2016
14.59
Una struttura ecosostenibile che avrebbe dovuto sviluppare un turismo alla portata di tutti. Nodi al fazzoletto fatti il giorno dell'inaugurazione, circa 7anni fa, e che non sono mai stati sciolti. Nel territorio è uno dei simboli dello spreco del denaro pubblico ed è sotto gli occhi di tutti. Basta recarsi lungo la strada che collega Trinitapoli a Margherita di Savoia, comunemente chiamata "Trinitapoli mare", e vedere accanto allo stadio comunale una grande area attrezzata e una casetta che avrebbe dovuto ospitare un gestore che lì, in realtà, non c'è mai stato.
Un vero danno economico per la cittadina pugliese che in quell'area avrebbe potuto ospitare 18 camper con ogni tipo di confort, dalle colonnine per la corrente e l'acqua alla copertura ombreggiante e la piscina con gli scivoli. Mettere delle nuove serrature ai cancelli a poco è servito perché i vandali sono arrivati prima ed hanno già distrutto ciò che c'era. Dall'esterno della recinzione, con un semplice sguardo, è possibile fare un vero viaggio nell'orrore, fra quelli che sono i resti lasciati a perenne memoria. I 18 posti camper ormai non sono più ombreggiati e le colonnine del rifornimento sono diventate solo un oggetto di scena.
La struttura era stata costruita per fornire ai turisti ogni tipo di servizio, compresa una piscina per adulti e una vasca per bambini, che ora sono dei raccoglitori di acqua piovana, e delle giostrine che si confondono con l'erba. Grazie a dei finanziamenti regionali, l'area contiene anche degli spogliatoi con bagni che, come la casa del custode, sono stati vandalizzati o magari occupati da qualcuno che aveva bisogno di un posto per dormire. Chiudere i cancelli non ha dato nuova vita al posto e, soprattutto, non fermato né i vandali né i cronisti.
Un vero danno economico per la cittadina pugliese che in quell'area avrebbe potuto ospitare 18 camper con ogni tipo di confort, dalle colonnine per la corrente e l'acqua alla copertura ombreggiante e la piscina con gli scivoli. Mettere delle nuove serrature ai cancelli a poco è servito perché i vandali sono arrivati prima ed hanno già distrutto ciò che c'era. Dall'esterno della recinzione, con un semplice sguardo, è possibile fare un vero viaggio nell'orrore, fra quelli che sono i resti lasciati a perenne memoria. I 18 posti camper ormai non sono più ombreggiati e le colonnine del rifornimento sono diventate solo un oggetto di scena.
La struttura era stata costruita per fornire ai turisti ogni tipo di servizio, compresa una piscina per adulti e una vasca per bambini, che ora sono dei raccoglitori di acqua piovana, e delle giostrine che si confondono con l'erba. Grazie a dei finanziamenti regionali, l'area contiene anche degli spogliatoi con bagni che, come la casa del custode, sono stati vandalizzati o magari occupati da qualcuno che aveva bisogno di un posto per dormire. Chiudere i cancelli non ha dato nuova vita al posto e, soprattutto, non fermato né i vandali né i cronisti.