Carabinieri Bat, il bilancio dell'attività nel 2022
Oltre 1.300 denunce raccolte, 315 arresti effettuati, 200 chilogrammi di droga sequestrati
venerdì 30 dicembre 2022
Oltre 14.000 servizi svolti, 75.000 persone controllate (una media di 360 al giorno), oltre 1.300 denunce raccolte, 315 arresti (15 dei quali in flagranza di reato) e il sequestro di quasi 200 chilogrammi di droga. Questi i numeri più rimarchevoli del bilancio dell'attività svolta dai Carabinieri del Comando Provinciale Bat nel 2022: un impegno sempre più intenso in un territorio dalle dinamiche complesse.
Il Colonnello Alessandro Andrei, Comandante Provinciale dell'Arma, ha tracciato il quadro della situazione nel corso di una conferenza stampa, confermando la propensione dei Carabinieri a svolgere un ruolo di presidio essenziale, in ragione della loro presenza in ciascuno dei dieci Comuni che formano la sesta provincia pugliese. Il calo più confortante è quello relativo al fenomeno dei furti all'interno delle abitazioni: -50% rispetto al 2021, frutto di un'attività investigativa volta alla repressione dei reati predatori, con l'obiettivo di far scendere anche gli indicatori relativi ai furti di automobili. È lotta aperta allo spaccio di stupefacenti così come alle estorsioni, alle truffe nei confronti degli anziani, ai tristi episodi di violenza e abuso in danno di donne (ben 190 denunce per "Codice rosso") e minori. Oltre 9.000, in tutto, i reati accertati nell'anno solare che va concludendosi.
Andrei ha posto in risalto tre operazioni in particolare effettuate dalle donne e dagli uomini del Comando Provinciale Bat: in febbraio la chiusura del capitolo "Red Eagles", con le condanne definitive di 11 soggetti arrestati nel 2016 per associazione armata e traffico di droga; in maggio l'operazione "Corvo" con l'individuazione delle tre persone accusate di incendio, estorsione e intestazione fittizia di beni a discapito di un ristoratore tranese; in novembre il blitz "Madre Terra", che ha consentito di bloccare 17 elementi, affiliati a due diversi cartelli criminali, accusati di minacce, intimidazioni, violenze, estorsioni anche con il metodo del "cavallo di ritorno" contro diversi imprenditori agricoli di Andria e Minervino Murge.
Ben 120.000 le richieste di intervento giunte al 112 tramite le centrali operative di Barletta e Trani. 20 operazioni hanno portato al sequestro di armi e sono state effettuate tre confische definitive per un importo complessivo di 2,2 milioni di euro. Significativo il contrasto al mancato rispetto delle normative inerenti alla sicurezza sul lavoro: 4 i cantieri ai quali sono stati posti i sigilli, con 50 persone deferite e sanzioni per oltre 600 mila euro. Esiti soddisfacenti, specie in considerazione dell'oggettiva carenza di organico a disposizione del territorio della Bat che è stata spesso messa in evidenza dal Procuratore della Repubblica di Trani Renato Nitti.
Il Colonnello Alessandro Andrei, Comandante Provinciale dell'Arma, ha tracciato il quadro della situazione nel corso di una conferenza stampa, confermando la propensione dei Carabinieri a svolgere un ruolo di presidio essenziale, in ragione della loro presenza in ciascuno dei dieci Comuni che formano la sesta provincia pugliese. Il calo più confortante è quello relativo al fenomeno dei furti all'interno delle abitazioni: -50% rispetto al 2021, frutto di un'attività investigativa volta alla repressione dei reati predatori, con l'obiettivo di far scendere anche gli indicatori relativi ai furti di automobili. È lotta aperta allo spaccio di stupefacenti così come alle estorsioni, alle truffe nei confronti degli anziani, ai tristi episodi di violenza e abuso in danno di donne (ben 190 denunce per "Codice rosso") e minori. Oltre 9.000, in tutto, i reati accertati nell'anno solare che va concludendosi.
Andrei ha posto in risalto tre operazioni in particolare effettuate dalle donne e dagli uomini del Comando Provinciale Bat: in febbraio la chiusura del capitolo "Red Eagles", con le condanne definitive di 11 soggetti arrestati nel 2016 per associazione armata e traffico di droga; in maggio l'operazione "Corvo" con l'individuazione delle tre persone accusate di incendio, estorsione e intestazione fittizia di beni a discapito di un ristoratore tranese; in novembre il blitz "Madre Terra", che ha consentito di bloccare 17 elementi, affiliati a due diversi cartelli criminali, accusati di minacce, intimidazioni, violenze, estorsioni anche con il metodo del "cavallo di ritorno" contro diversi imprenditori agricoli di Andria e Minervino Murge.
Ben 120.000 le richieste di intervento giunte al 112 tramite le centrali operative di Barletta e Trani. 20 operazioni hanno portato al sequestro di armi e sono state effettuate tre confische definitive per un importo complessivo di 2,2 milioni di euro. Significativo il contrasto al mancato rispetto delle normative inerenti alla sicurezza sul lavoro: 4 i cantieri ai quali sono stati posti i sigilli, con 50 persone deferite e sanzioni per oltre 600 mila euro. Esiti soddisfacenti, specie in considerazione dell'oggettiva carenza di organico a disposizione del territorio della Bat che è stata spesso messa in evidenza dal Procuratore della Repubblica di Trani Renato Nitti.