Cgil: «Ex Crb, dipendente licenziato senza tentarne la ricollocazione come Oss»
Il sindacato preannuncia azioni legali
mercoledì 7 dicembre 2022
14.11
«Mentre la Regione Puglia incrementa le tariffe e regolamenta l'assetto organizzativo dei centri di riabilitazione ex articolo 26 accreditati con il Servizio sanitario regionale, l'ex Centro di riabilitazione pugliese di Trinitapoli ora Italia salute srl del Gruppo Giampiero Ledda GL licenzia un lavoratore per giustificato motivo oggettivo senza neppure tentare la sua ricollocazione nel ruolo di operatore socio sanitario». È quanto osservato, in una nota, dal coordinatore sanità Fp Cgil Bat Luigi Marzano e dal segretario generale provinciale della Funzione pubblica Cgil Ileana Remini.
I due sindacalisti hanno spiegato come sia stato disatteso il tentativo di conciliazione obbligatoria presso la Dtl di Foggia. «La società Italia salute srl, accreditata con il servizio sanitario regionale per servizi di riabilitazione domiciliari ed ambulatoriali nel distretto socio sanitario nç 1 Asl Bt di Trinitapoli, Margherita di Savoia e San Ferdinando di Puglia, ha licenziato un lavoratore per giustificato motivo oggettivo legato alla riduzione di costi senza neppure tentare la sua ricollocazione nel ruolo e qualifica di operatore socio sanitario, posseduta dallo stesso lavoratore che ha frequentato corsi di riqualificazione organizzati della Regione Puglia, sebbene – circostanza quest'ultima di estrema gravità - la figura professionale di oss sia prevista nell'assetto organizzativo di tale struttura e la sua necessità sia confermata dalla recente delibera di Giunta Regionale n° 1490/2022, che integra la delibera n° 1293/2022, oltre che dai regolamenti regionali precedenti» hanno spiegato.
A parere del coordinatore sanità Luigi Marzano e del segretario generale della Fp Cgil Ileana Remini, «tali società private, seppur accreditate al servizio pubblico sono poco propense a valorizzare le risorse umane presenti ma propense ad esternalizzare e fare profitto». Il sindacato ha preannunciato azioni legali.
I due sindacalisti hanno spiegato come sia stato disatteso il tentativo di conciliazione obbligatoria presso la Dtl di Foggia. «La società Italia salute srl, accreditata con il servizio sanitario regionale per servizi di riabilitazione domiciliari ed ambulatoriali nel distretto socio sanitario nç 1 Asl Bt di Trinitapoli, Margherita di Savoia e San Ferdinando di Puglia, ha licenziato un lavoratore per giustificato motivo oggettivo legato alla riduzione di costi senza neppure tentare la sua ricollocazione nel ruolo e qualifica di operatore socio sanitario, posseduta dallo stesso lavoratore che ha frequentato corsi di riqualificazione organizzati della Regione Puglia, sebbene – circostanza quest'ultima di estrema gravità - la figura professionale di oss sia prevista nell'assetto organizzativo di tale struttura e la sua necessità sia confermata dalla recente delibera di Giunta Regionale n° 1490/2022, che integra la delibera n° 1293/2022, oltre che dai regolamenti regionali precedenti» hanno spiegato.
A parere del coordinatore sanità Luigi Marzano e del segretario generale della Fp Cgil Ileana Remini, «tali società private, seppur accreditate al servizio pubblico sono poco propense a valorizzare le risorse umane presenti ma propense ad esternalizzare e fare profitto». Il sindacato ha preannunciato azioni legali.