Covid, dall'11 febbraio cade l'obbligo di mascherine all'aperto
L'annuncio del sottosegretario alla Salute, Andrea Costa
giovedì 10 febbraio 2022
La data di venerdì 11 febbraio segnerà un primo passo in avanti dell'Italia dopo la quarta ondata Covid: come annunciato dal sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, cadrà l'obbligo di mascherina all'aperto in tutta la penisola, a prescindere dai colori delle regioni per ora invece resteranno (con influenza solo sui non vaccinati).
"Siamo ancora in fase di lotta ma i segnali sono incoraggianti - ha dichiarato il ministro della Salute Roberto Speranza - e questo è stato possibile grazie ad una campagna vaccinale straordinaria". I ricoverati con sintomi nei reparti ordinari sono 18.675, ovvero 177 in più rispetto a ieri. Una pressione che ancora persiste, come emerge dai dati dell'Agenas relativi al 6 febbraio, soprattutto per le rianimazioni dove resta al 15% la percentuale di occupazione, con un calo in Piemonte (che torna al 16%) e una crescita in 11 regioni o province autonome (molte delle quali, nei giorni scorsi, avevano visto un trend in calo).
Va meglio per i ricoveri in area non critica che restano stabili al 28% con una crescita in Abruzzo, dove tocca il valore più elevato (38%), ma dove è in atto un ricalcolo dei giorni scorsi, Basilicata (26%) e Bolzano (28%). In generale, si va verso una progressiva rimozione delle ultime misure di contenimento rimaste e si potranno riaprire attività che sono state particolarmente penalizzate, come le discoteche.
"Siamo ancora in fase di lotta ma i segnali sono incoraggianti - ha dichiarato il ministro della Salute Roberto Speranza - e questo è stato possibile grazie ad una campagna vaccinale straordinaria". I ricoverati con sintomi nei reparti ordinari sono 18.675, ovvero 177 in più rispetto a ieri. Una pressione che ancora persiste, come emerge dai dati dell'Agenas relativi al 6 febbraio, soprattutto per le rianimazioni dove resta al 15% la percentuale di occupazione, con un calo in Piemonte (che torna al 16%) e una crescita in 11 regioni o province autonome (molte delle quali, nei giorni scorsi, avevano visto un trend in calo).
Va meglio per i ricoveri in area non critica che restano stabili al 28% con una crescita in Abruzzo, dove tocca il valore più elevato (38%), ma dove è in atto un ricalcolo dei giorni scorsi, Basilicata (26%) e Bolzano (28%). In generale, si va verso una progressiva rimozione delle ultime misure di contenimento rimaste e si potranno riaprire attività che sono state particolarmente penalizzate, come le discoteche.