Dimensionamento scolastico, il comune chiede un confronto
Il sindaco e l'assessore Di Fidio interpellano l'assessore regionale all'istruzione
venerdì 2 gennaio 2015
11.01
Un vertice con l'assessore regionale all'Istruzione, per discutere degli effetti del dimensionamento scolastico a Trinitapoli. Lo annunciano il sindaco Francesco di Feo ed il delegato comunale Eugenio di Fidio, dopo la sollecitazione alla discussione da parte del dirigente scolastico dell'Istituto superiore 'Scipione Staffa', Antonio Cosimo Strazzeri. In una missiva, quest'ultimo evidenzia al sindaco le proprie riflessioni sulle problematiche relative alla razionalizzazione della rete scolastica, proponendo soluzioni alternative.
«Per rispettare la storia e le tradizioni di ognuna delle tre realtà territoriali di cui si compone il distretto – scrive Strazzeri – , bisogna basarsi su alcuni criteri: ognuno dei tre comuni deve avere almeno una istituzione scolastica autonoma; deve poter offrire alla propria cittadinanza un'ampia scelta di indirizzi, allo scopo di evitare il pendolarismo, in particolar modo per i ragazzi disabili; le scuole dimensionate non devono essere penalizzate a favore di quelle sotto-dimensionate». Smembrare lo Staffa è ingiusto, secondo il dirigente, perché «si è creata negli anni una comunità scolastica che convive benissimo, in cui professionali e licei si arricchiscono a vicenda; gli studenti trinitapolesi (ben 180 l'anno) diventerebbero quasi tutti dei pendolari, riportando la situazione indietro di vent'anni; la città di Trinitapoli perderebbe la sua principale istituzione culturale, e quindi la sua anima».
Di qui la proposta del dirigente Strazzeri. Un I.I.S.S. a Margherita di Savoia, comprendente: Alberghiero, Bio-tecnologico e Scientifico tradizionale (1250 alunni circa); un I.I.S.S. a San Ferdinando di Puglia, comprendente ITC, IPModa e Liceo Scientifico Tecnologico - senza latino (750 alunni circa); un I.I.S.S. a Trinitapoli, comprendente Liceo Classico, Scienze Umane, Les, Liceo Artistico, Liceo Linguistico, Odontotecnico, Socio-Sanitari e Grafico (800 alunni circa). «In questo modo – osserva il dirigente nella lettera al sindaco di Trinitapoli – , l'unica scuola smembrata sarebbe il Liceo Scientifico di Margherita, che però è l'unico tra i quattro ad essere sottodimensionato. In città rimarrebbe, in ogni caso, un grande Istituto Polivalente, che offrirebbe un'ampia scelta in più ordini di scuole, come gli altri due istituti».
«Siamo d'accordo sul fatto che abbia ormai poco senso parlare di poli, poiché in realtà si tratterebbe di unità bipolari disperse sul territorio, con numerose sezioni staccate", commenta l'assessore comunale di Fidio. La soluzione che verrà prospettata all'assessore regionale Alba Sasso dopo le feste è "l'adozione del sistema francese, con istituti polivalenti, che consentono ad ogni singola realtà territoriale la possibilità di mantenere una propria scuola secondaria superiore».
«Per rispettare la storia e le tradizioni di ognuna delle tre realtà territoriali di cui si compone il distretto – scrive Strazzeri – , bisogna basarsi su alcuni criteri: ognuno dei tre comuni deve avere almeno una istituzione scolastica autonoma; deve poter offrire alla propria cittadinanza un'ampia scelta di indirizzi, allo scopo di evitare il pendolarismo, in particolar modo per i ragazzi disabili; le scuole dimensionate non devono essere penalizzate a favore di quelle sotto-dimensionate». Smembrare lo Staffa è ingiusto, secondo il dirigente, perché «si è creata negli anni una comunità scolastica che convive benissimo, in cui professionali e licei si arricchiscono a vicenda; gli studenti trinitapolesi (ben 180 l'anno) diventerebbero quasi tutti dei pendolari, riportando la situazione indietro di vent'anni; la città di Trinitapoli perderebbe la sua principale istituzione culturale, e quindi la sua anima».
Di qui la proposta del dirigente Strazzeri. Un I.I.S.S. a Margherita di Savoia, comprendente: Alberghiero, Bio-tecnologico e Scientifico tradizionale (1250 alunni circa); un I.I.S.S. a San Ferdinando di Puglia, comprendente ITC, IPModa e Liceo Scientifico Tecnologico - senza latino (750 alunni circa); un I.I.S.S. a Trinitapoli, comprendente Liceo Classico, Scienze Umane, Les, Liceo Artistico, Liceo Linguistico, Odontotecnico, Socio-Sanitari e Grafico (800 alunni circa). «In questo modo – osserva il dirigente nella lettera al sindaco di Trinitapoli – , l'unica scuola smembrata sarebbe il Liceo Scientifico di Margherita, che però è l'unico tra i quattro ad essere sottodimensionato. In città rimarrebbe, in ogni caso, un grande Istituto Polivalente, che offrirebbe un'ampia scelta in più ordini di scuole, come gli altri due istituti».
«Siamo d'accordo sul fatto che abbia ormai poco senso parlare di poli, poiché in realtà si tratterebbe di unità bipolari disperse sul territorio, con numerose sezioni staccate", commenta l'assessore comunale di Fidio. La soluzione che verrà prospettata all'assessore regionale Alba Sasso dopo le feste è "l'adozione del sistema francese, con istituti polivalenti, che consentono ad ogni singola realtà territoriale la possibilità di mantenere una propria scuola secondaria superiore».