Duplice omidicio a Cerignola, confessa il presunto killer trinitapolese
Giuseppe Rendina, attualmente detenuto, ha ricostruito l'accaduto al pm
lunedì 28 novembre 2022
14.31
«Non volevo uccidere». Queste le parole con cui Giuseppe Rendina, 45enne di Trinitapoli, ha confessato al pm Marangelli di essere il responsabile dell'assassinio di Gerardo e Pasquale Davide Cirillo, padre e figlio rispettivamente di 58 e 27 anni, freddati lo scorso 30 luglio nelle campagne fra Cerignola e Manfredonia.
Il duplice delitto sarebbe avvenuto a seguito di un debito di circa 20 mila euro contratto con una delle due vittime e non saldato. Rendina, attualmente detenuto dopo essere stato prelevato dalle forze dell'ordine all'interno della sua abitazione trinitapolese il 3 agosto (link all'articolo), ha raccontato al giudice di essersi in un primo momento accordato per ripagare la somma attraverso il lavoro in alcuni terreni di proprietà dei Cirillo ma che il giorno in cui è stato consumato il doppio crimine Gerardo Cirillo avrebbe preteso la restituzione dell'intera cifra entro 24 ore. La discussione sarebbe perciò degenerata con Rendina che avrebbe sparato a Pasquale Davide Cirillo, ferendolo mortalmente. Mezz'ora più tardi, secondo quanto ricostruito da alcune intercettazioni audio a disposizione degli inquirenti, analoga sorte è toccata al padre Gerardo. I cadaveri sono stati ritrovati avvolti in sacchi di plastica e nascosti sotto un cumulo di tubicini per l'irrigazione.
Rendina era stato posto al vaglio delle forze dell'ordine in quanto sospettato dell'omicidio di Giuseppe Ciociola, agricoltore di 52 anni trovato senza vita il 12 marzo nell'agro di Zapponeta, ucciso da un colpo di pistola alla testa.
Il duplice delitto sarebbe avvenuto a seguito di un debito di circa 20 mila euro contratto con una delle due vittime e non saldato. Rendina, attualmente detenuto dopo essere stato prelevato dalle forze dell'ordine all'interno della sua abitazione trinitapolese il 3 agosto (link all'articolo), ha raccontato al giudice di essersi in un primo momento accordato per ripagare la somma attraverso il lavoro in alcuni terreni di proprietà dei Cirillo ma che il giorno in cui è stato consumato il doppio crimine Gerardo Cirillo avrebbe preteso la restituzione dell'intera cifra entro 24 ore. La discussione sarebbe perciò degenerata con Rendina che avrebbe sparato a Pasquale Davide Cirillo, ferendolo mortalmente. Mezz'ora più tardi, secondo quanto ricostruito da alcune intercettazioni audio a disposizione degli inquirenti, analoga sorte è toccata al padre Gerardo. I cadaveri sono stati ritrovati avvolti in sacchi di plastica e nascosti sotto un cumulo di tubicini per l'irrigazione.
Rendina era stato posto al vaglio delle forze dell'ordine in quanto sospettato dell'omicidio di Giuseppe Ciociola, agricoltore di 52 anni trovato senza vita il 12 marzo nell'agro di Zapponeta, ucciso da un colpo di pistola alla testa.