Gaetano e il suo sogno da sommelier diventato realtà
Da Trinitapoli a Sydney a soli 24. Ora è assistente manager
giovedì 25 febbraio 2016
11.48
Lui adesso vive a Sydney ed è assistente manager, ma fino a qualche anno fa era studente dell'Alberghiero di Margherita di Savoia. Gaetano Mozzo, 24 anni e il suo sogno di diventare sommelier che l'ha portato da Trinitapoli a Londra per poi arrivare in Australia. «Dall'età 14 anni - afferma Gaetano - ho iniziato a lavorare come cameriere in pizzeria e ho fatto le mie prime esperienze lontano da casa, soprattutto durante la stagione estiva a Rimini e sul Gargano. Lo studio è stato fondamentale perché mi ha permesso di approcciarmi meglio alle nuove realtà, anche se non ho portato a termine gli studi universitari perché ho scelto di inseguire il mio sogno nel cassetto: fare il sommelier».
Un giovane che sicuramente è già un vincente perché a 24 anni gestisce una sala di ristorante ed è sommelier e che non fa cenno a fermare le proprie ambizioni: «Dopo aver conseguito il diploma nel 2010 - continua Gaetano - sono andato a Londra per fare esperienza. Superate le prime difficoltà linguistiche grazie allo studio, ho iniziato a fare delle esperienze lavorative e, proprio quando credevo di non farcela, sono diventato sommelier. Dopo 2 anni Londra non mi ha offerto nessuna occasione di crescita e mi sono trasferito a Sydney perché tornare in Italia sarebbe stato un fallimento per me e per tutte le persone che hanno creduto in me. Sono arrivato in Australia senza un lavoro e grazie al mio titolo e alla mia esperienza sono riuscito a crearmi una nuova vita. Adesso sono assistente manager, cioè assisto il maître che è il direttore di sala, e ambisco a scalare le gerarchie del mio ramo. Il rientro in Italia per ora è lontano».
Un giovane che sicuramente è già un vincente perché a 24 anni gestisce una sala di ristorante ed è sommelier e che non fa cenno a fermare le proprie ambizioni: «Dopo aver conseguito il diploma nel 2010 - continua Gaetano - sono andato a Londra per fare esperienza. Superate le prime difficoltà linguistiche grazie allo studio, ho iniziato a fare delle esperienze lavorative e, proprio quando credevo di non farcela, sono diventato sommelier. Dopo 2 anni Londra non mi ha offerto nessuna occasione di crescita e mi sono trasferito a Sydney perché tornare in Italia sarebbe stato un fallimento per me e per tutte le persone che hanno creduto in me. Sono arrivato in Australia senza un lavoro e grazie al mio titolo e alla mia esperienza sono riuscito a crearmi una nuova vita. Adesso sono assistente manager, cioè assisto il maître che è il direttore di sala, e ambisco a scalare le gerarchie del mio ramo. Il rientro in Italia per ora è lontano».