GEV chiedono accordo fra Comune di Trinitapoli e la BAT
Di Feo: «Guardie tutelano l'ambiente ma non posso ancora multare»
sabato 23 gennaio 2016
8.49
Un'associazione attiva per la salvaguardia dell'ambiente e che non può ancora sanzionare chi, ad esempio, abbandona rifiuti, nonostante sia riconosciuta dalla BAT. È il caso delle GEV, Guardie Ecologiche Volontarie, le quali a causa della mancanza di un accordo fra il Comune di Trinitapoli e la provincia Barletta-Andria-Trani non possono incassare le somme che potrebbero provenire dalle multe, portando vantaggio sia alle casse comunali che al decoro ambientale. La denuncia arriva dal presidente provinciale dell'Endas, ente nazionale democratico di azione sociale riconosciuto dal Ministero dell'Ambiente come associazione di protezione ambientale, Nicolo Di Feo che ha affermato: «La regione Puglia riconosce la funzione del volontariato per la salvaguardia dell'ambiente e ne favorisce lo sviluppo. Il regolamento assegna ai comuni un numero di volontari a seconda della disponibilità, delle esigenze e delle emergenze, tutto regolato attraverso raccordi fra le parti. La mia associazione ha chiesto alla Prefettura BAT il decreto di nomina dei suoi associati e l'ha ottenuto. Ha svolto e svolge volontariato sul territorio comunale e si sta adoperando per fare sempre meglio. Va sottolineato, però, che non possiamo procedere agli accertamenti della violazione e alle eventuali sanzioni pecuniarie perché non c'è nessun accordo fra la Provincia e il Comune di Trinitapoli».
Un mancato accordo che rischia di vanificare il lavoro dei volontari e che non permette agli enti di fare cassa. «È noto - continua Di Feo - che delle multe effettuate dalla GEV e assegnate ai comuni, devono essere depositate su un apposito capitolo è ripartite in queste parti: 10% alla regione Puglia, 20% alla Provincia di appartenenza e il 70% al Comune che deve assegnate un contributo alle associazioni GEV. Quindi, è necessario che il presidente della Provincia, Francesco Spina, predisponga ai comuni di poter inserire in bilancio queste somme. È importante consentire alle Guardie Ecologiche Volontarie di operare per la salvaguardia e la tutela del territorio da incivili e delinquenti che lo depurano, così entrerebbero anche dei guadagni per le casse comunali e provinciali».
Un mancato accordo che rischia di vanificare il lavoro dei volontari e che non permette agli enti di fare cassa. «È noto - continua Di Feo - che delle multe effettuate dalla GEV e assegnate ai comuni, devono essere depositate su un apposito capitolo è ripartite in queste parti: 10% alla regione Puglia, 20% alla Provincia di appartenenza e il 70% al Comune che deve assegnate un contributo alle associazioni GEV. Quindi, è necessario che il presidente della Provincia, Francesco Spina, predisponga ai comuni di poter inserire in bilancio queste somme. È importante consentire alle Guardie Ecologiche Volontarie di operare per la salvaguardia e la tutela del territorio da incivili e delinquenti che lo depurano, così entrerebbero anche dei guadagni per le casse comunali e provinciali».