Il messaggio biblico di Geova parte anche da Trinitapoli
Scuola teocratica imparare la cura del popolo affidato
giovedì 26 maggio 2016
13.59
La Bibbia è il loro pane quotidiano, una scuola teocratica che li addestra alla cura del popolo. Si presentano così a Trinitapoli i tanti feledi che si riuniscono nella Sala del Regno per ascoltare il messaggio di Geova. Non si tratta né di una controcultura né di una setta, perché il rispetto verso la fede cattolica è tale da non voler fare nessun paragone. Ognuno è libero di professare il proprio credo, come cita anche l'articolo 19 della Costituzione italiana, infatti i più piccoli ascoltano coi propri genitori la parola pronunciata dai "fratelli", così si chiamano fra loro, e da adolescenti possono scegliere liberamente se continuare lungo il percorso tracciato, oppure no. Nella cittadina pugliese è una realtà abbastanza ampia e la loro parola d'ordine è lo studio, in modo da saper portare il loro Dio fra la gente. Tanti miti vengono subito sfatati se si dovesse parlare con un credente. Ai santi ci credono ma non li adorano, perché in fondo sono solo uomini, oltre 400mila come cita la Bibbia, mentre l'adorazione è riservata alla divinità. Il punto di forza dei testimoni di Geova è l'approccio che hanno con gli uditori, non parole dette caso ma discorsi e posture studiate come la psicologia comanda. Durante gli incontri c'è l'indottrinamento e la messa in pratica di ciò che si è appeso, curando anche aspetti come la lettura e il tono di voce.
«Per noi Dio - afferma Giuseppe Dibiase anziano pastore di congregazione - è la persona più importante che esista. Come in tutte le religioni, il nostro Dio ha un nome ed è Geova, lo stesso ricevuto da Mosè in risposta quando sul monte Sinai chiese chi fosse. Ci riuniamo 2 volte alla settimana per seguire la scuola teocratica che ci spiega come Dio cura il suo popolo. Insegnamo agli studenti come diffondete la parola ed essere efficaci nel ministero. Il sabato sera o la domenica, per chi vuole partecipare, c'è un discorso biblico in cui vengono spiegati i benefici che si traggono dalla Bibbia e formiamo la nostra personalità nei confronti di Dio».
«Per noi Dio - afferma Giuseppe Dibiase anziano pastore di congregazione - è la persona più importante che esista. Come in tutte le religioni, il nostro Dio ha un nome ed è Geova, lo stesso ricevuto da Mosè in risposta quando sul monte Sinai chiese chi fosse. Ci riuniamo 2 volte alla settimana per seguire la scuola teocratica che ci spiega come Dio cura il suo popolo. Insegnamo agli studenti come diffondete la parola ed essere efficaci nel ministero. Il sabato sera o la domenica, per chi vuole partecipare, c'è un discorso biblico in cui vengono spiegati i benefici che si traggono dalla Bibbia e formiamo la nostra personalità nei confronti di Dio».