Il TAR sospende l'ordinanza "plastic free" della Regione Puglia
«Gravi riflessi su concorrenza e danni alle imprese», vincono i produttori
sabato 3 agosto 2019
12.27
Il TAR della Puglia accoglie il ricorso cautelare contro la regione Puglia che ha adottato l'ordinanza "plastic free" e sospende con effetto immediato il divieto di impiego di contenitori per alimenti, tra cui le bottiglie in PET, bicchieri e altri articoli in plastica monouso.
Il ricorso, promosso dalle associazioni dei produttori di acque minerali e di sorgente (MINERACQUA), dei produttori di bevande analcoliche (ASSOBIBE), dei distributori specializzati nella distribuzione Food&Beverage nel canale Horeca (ITALGROB) e della distribuzione automatica (CONFIDA) è stato motivato dal limite di competenza legislativa sull'implementazione della nuova Direttiva UE sulle plastiche monouso, dai riflessi sulla concorrenza e restrizioni al mercato. Temi spettanti allo Stato e non agli Enti Locali.
Le Associazioni ricorrenti accolgono con favore questo provvedimento e ricordano, con preoccupazione, gli inutili gravi danni alle imprese e ai loro occupati in un momento delicato.
"Le imprese - spiegano le associazioni - sono sempre più sostenibili e investono nell'Economia circolare, in particolare su plastiche riciclabili al 100% che andrebbero incentivate e valorizzate, non demonizzate e bandite a causa dell'inciviltà di chi le disperde nell'ambiente. Riteniamo sia fondamentale sensibilizzare gli esercenti e i consumatori per aumentare la raccolta e la gestione differenziata dei rifiuti".
Le associazioni coinvolte non escludono di avviare analoghi ricorsi nei confronti delle amministrazioni che hanno adottato provvedimenti "plastic free" che nei contenuti contrastano con la Direttiva Europea sul monouso in plastica che, si ricorda, non prevede alcun divieto di immissione sul mercato di bottiglie in PET e bicchieri in plastica.
Il ricorso, promosso dalle associazioni dei produttori di acque minerali e di sorgente (MINERACQUA), dei produttori di bevande analcoliche (ASSOBIBE), dei distributori specializzati nella distribuzione Food&Beverage nel canale Horeca (ITALGROB) e della distribuzione automatica (CONFIDA) è stato motivato dal limite di competenza legislativa sull'implementazione della nuova Direttiva UE sulle plastiche monouso, dai riflessi sulla concorrenza e restrizioni al mercato. Temi spettanti allo Stato e non agli Enti Locali.
Le Associazioni ricorrenti accolgono con favore questo provvedimento e ricordano, con preoccupazione, gli inutili gravi danni alle imprese e ai loro occupati in un momento delicato.
"Le imprese - spiegano le associazioni - sono sempre più sostenibili e investono nell'Economia circolare, in particolare su plastiche riciclabili al 100% che andrebbero incentivate e valorizzate, non demonizzate e bandite a causa dell'inciviltà di chi le disperde nell'ambiente. Riteniamo sia fondamentale sensibilizzare gli esercenti e i consumatori per aumentare la raccolta e la gestione differenziata dei rifiuti".
Le associazioni coinvolte non escludono di avviare analoghi ricorsi nei confronti delle amministrazioni che hanno adottato provvedimenti "plastic free" che nei contenuti contrastano con la Direttiva Europea sul monouso in plastica che, si ricorda, non prevede alcun divieto di immissione sul mercato di bottiglie in PET e bicchieri in plastica.