L'appello del sindaco agli imprenditori: «Una campagna di raccolta fondi per respiratori»
«Mi rivolgo a chi con la sua bontà ci aiuta durante l'anno»
domenica 22 marzo 2020
07.45
«Chiedo ai nostri imprenditori di lanciare una campagna di solidarietà per raccogliere fondi da destinare all'acquisto dei respiratori». L'appello è stato lanciato dal sindaco di Trinitapoli Francesco di Feo che si è rivolto «a chi con la sua generosità ci aiuta durante l'anno nelle nostre iniziative».
Si tratta di caschi respiratori che forniscono una ventilazione artificiale ai polmoni dei pazienti affetti da Covid-19, un virus che colpisce il sistema respiratorio. Dai dati sta emergendo che può essere letale per chi già soffre di patologie pregresse. Sono macchinari che aiutano a salvare vite umane. La richiesta è molto alta visto purtroppo l'altro numero di contagiati ricoverati in terapia intensiva negli ospedali non solo della Lombardia, zona più colpita, ma ormai di tutta l'Italia.
«Sarebbe un gesto bellissimo da poter attuare - ha continuato di Feo
-. Io sono a totale disposizione, si potrebbe individuare un conto dedicato. Le immagini dei mezzi dell'Esercito carichi di bare, degli ospedali da campo, delle corsie piene mi fanno accapponare pelle. Possiamo ridurre questa emergenza restando uniti e, soprattutto, a casa. Dobbiamo uscire solo per fare la spesa e sbrigate faccende mediche. Solo così potremo tornare alla nostra vita e alla nostra alla nostra città. Ce la metterò tutta grazie al vostro aiuto».
Si tratta di caschi respiratori che forniscono una ventilazione artificiale ai polmoni dei pazienti affetti da Covid-19, un virus che colpisce il sistema respiratorio. Dai dati sta emergendo che può essere letale per chi già soffre di patologie pregresse. Sono macchinari che aiutano a salvare vite umane. La richiesta è molto alta visto purtroppo l'altro numero di contagiati ricoverati in terapia intensiva negli ospedali non solo della Lombardia, zona più colpita, ma ormai di tutta l'Italia.
«Sarebbe un gesto bellissimo da poter attuare - ha continuato di Feo
-. Io sono a totale disposizione, si potrebbe individuare un conto dedicato. Le immagini dei mezzi dell'Esercito carichi di bare, degli ospedali da campo, delle corsie piene mi fanno accapponare pelle. Possiamo ridurre questa emergenza restando uniti e, soprattutto, a casa. Dobbiamo uscire solo per fare la spesa e sbrigate faccende mediche. Solo così potremo tornare alla nostra vita e alla nostra alla nostra città. Ce la metterò tutta grazie al vostro aiuto».