L'appello di due gattari: «Colonia felina in aumento, gatti vengono avvelenati»
Loro provvedono al cibo ma la situazione è «insostenibile»
mercoledì 7 aprile 2021
15.57
Una passione nata per caso, con il tempo è diventata una vera missione. Adesso però «la situazione è diventata insostenibile: la colonia felina è cresciuta a dismisura fino a contare oltre venti gatti». L'appello arriva da Trinitapoli. Una coppia di amici, Teodoro e Vincenzo, ogni giorno provvede a sfamare i gatti che vivono in una vecchia azienda dismessa a due passi dal centro. «Diversi anni fa - ha affermato Teodoro - un gatto si è fermato davanti alla porta di casa in cerca di cibo. Gli ha dato qualcosa da mangiare. In breve tempo il numero degli ospiti si è moltiplicato. Mi dispiace lasciarli per strada senza cibo. Abbiamo chiesto l'aiuto delle istituzioni sia per la sterilizzazione che per un sostegno per quanto riguarda le spese legate all'acquisto dei croccantini. Nessuno ci ha mai risposto». La colonia è sempre più in aumento. I due "gattari", come si definiscono, hanno adottato in casa quattro gatti e i loro cuccioli.
«Quel che è peggio - ha lamentato Vincenzo - che i gatti vengono avvelenati, come ci ha riferito il veterinario. Non sappiamo chi possa essere capace di tale atrocità. Sono tanti i gatti che abbiamo ritrovato senza vita. Questo non è giusto. Forse a qualcuno possono dare fastidio, magari c'è chi ha una fobia dei gatti. Ma nulla giustifica l'uccisione di un essere vivente». La richiesta è una sola: «Le istituzioni intervengano prima che vengano avvelenati altri gatti».
«Quel che è peggio - ha lamentato Vincenzo - che i gatti vengono avvelenati, come ci ha riferito il veterinario. Non sappiamo chi possa essere capace di tale atrocità. Sono tanti i gatti che abbiamo ritrovato senza vita. Questo non è giusto. Forse a qualcuno possono dare fastidio, magari c'è chi ha una fobia dei gatti. Ma nulla giustifica l'uccisione di un essere vivente». La richiesta è una sola: «Le istituzioni intervengano prima che vengano avvelenati altri gatti».