L'età del Bronzo in tre movies su dei, guerra e morte
Progetto per promuovere gli ipogei di Trinitapoli
venerdì 15 novembre 2019
13.37
Gli dei, la guerra e la morte: 3 cortometraggi a tema per raccontare l'Eta del Bronzo. Il progetto "Bronzo" e promuovere gli Ipogei di Trinitapoli. Ieri mattina, presso gli uffici della Regione Puglia, è stato firmato il disciplinare da 30mila euro destinato alla iniziativa di valorizzazione e la fruizione dei luoghi identitari della Puglia. Il progetto porta la firma dell'assessorato a Cultura e Turismo di Marta Patruno e degli studenti dell'istituto scolastico "Scipione Staffa". A siglare il protocollo d'intesa, l'assessore al Bilancio Emanuele Losapio, accompagnato dal dirigente Salvatore Greco e dalla funzionaria comunale Mariella Francavilla.
I TRE TEMI | L'ampliamento in via di ultimazione consentirà al primo piano l'esposizione di una serie di ritrovamenti legati alla fase funeraria. «Il primo tema, "gli dei", - fa sapere l'assessore Patruno – avrà come location di ripresa una parte dello scavo archeologico presente nel vicino Parco degli Ipogei, la Via Sacra, con le ritualità divinatorie a fare da trama, in cui si muove un giovane aristocartico che segue il proprio clan nella funzione del rito. Il secondo tema, "la guerra", sarà ambientato all'interno di una capanna, con la vestizione delle armi: protagonista, il guerriero in partenza, che si congeda dai suoi cari. Terzo ed ultimo tema, "la Morte". Si parte in aperta campagna, dove il guerriero è morente e riverso a terra dopo la battaglia, per poi giungere in un ipogeo per l'inumazione del defunto».
#MOSTRIAMOLIATUTTI | «Racconteremo in modo suggestivo la storia delle nostre radici – annuncia Losapio – documentata ed esposta al Museo degli Ipogei, dove al piano terra abbiamo collocato i reperti della prima fase di utilizzo degli Ipogei: l'invocazione alla dea della fertilità. L'apertura imminente del primo piano mostrerà i reperti della fase funeraria. Una storia identitaria, quella di questo grande santuario che dall'Età del Bronzo in là per 800 anni rappresenta una particolarità invidiata in tutta Europa».
«"#Mostriamoliatutti" era l'hastag di una recente campagna di comunicazione ispirata all'acronimo Mat (museo archeologico di Trinitapoli) – spiega il sindaco Francesco di Feo – e lungo quella direttrice questa amministrazione intende proseguire per diffondere la conoscenza delle radici identitarie di questo territorio. E nel farlo non potevamo prescindere dalle scolaresche, non più ricettori di cultura, ma in questo caso produttori di contenuti per tutti. Un esempio di sinergia interistituzionale, che coinvolge, crea partecipazione ed interesse e porta risultati».
I TRE TEMI | L'ampliamento in via di ultimazione consentirà al primo piano l'esposizione di una serie di ritrovamenti legati alla fase funeraria. «Il primo tema, "gli dei", - fa sapere l'assessore Patruno – avrà come location di ripresa una parte dello scavo archeologico presente nel vicino Parco degli Ipogei, la Via Sacra, con le ritualità divinatorie a fare da trama, in cui si muove un giovane aristocartico che segue il proprio clan nella funzione del rito. Il secondo tema, "la guerra", sarà ambientato all'interno di una capanna, con la vestizione delle armi: protagonista, il guerriero in partenza, che si congeda dai suoi cari. Terzo ed ultimo tema, "la Morte". Si parte in aperta campagna, dove il guerriero è morente e riverso a terra dopo la battaglia, per poi giungere in un ipogeo per l'inumazione del defunto».
#MOSTRIAMOLIATUTTI | «Racconteremo in modo suggestivo la storia delle nostre radici – annuncia Losapio – documentata ed esposta al Museo degli Ipogei, dove al piano terra abbiamo collocato i reperti della prima fase di utilizzo degli Ipogei: l'invocazione alla dea della fertilità. L'apertura imminente del primo piano mostrerà i reperti della fase funeraria. Una storia identitaria, quella di questo grande santuario che dall'Età del Bronzo in là per 800 anni rappresenta una particolarità invidiata in tutta Europa».
«"#Mostriamoliatutti" era l'hastag di una recente campagna di comunicazione ispirata all'acronimo Mat (museo archeologico di Trinitapoli) – spiega il sindaco Francesco di Feo – e lungo quella direttrice questa amministrazione intende proseguire per diffondere la conoscenza delle radici identitarie di questo territorio. E nel farlo non potevamo prescindere dalle scolaresche, non più ricettori di cultura, ma in questo caso produttori di contenuti per tutti. Un esempio di sinergia interistituzionale, che coinvolge, crea partecipazione ed interesse e porta risultati».