L'inizio del nuovo anno scolastico potrebbe slittare a ottobre
L'obiettivo è evitare le lezioni quando fa ancora molto caldo e il rendimento è su livelli molto bassi
martedì 13 marzo 2018
L'anno prossimo l'inizio dell'anno scolastico in Puglia potrebbe cominciare a fine settembre, se non addirittura i primi di ottobre. L'ipotesi non è campata in aria se è vero come è vero che se ne sta parlando alla Regione Puglia. La proposta è del consigliere regionale Gianni Stea (Forza Italia) ed è stata presa in considerazione dall'assessore al Diritto allo studio della Regione Puglia, Sebastiano Leo.
Dopo l'audizione in VI Commissione consiliare sulla proposta, il cronoprogramma prevede ora l'avvio imminente di un tavolo di lavoro cui saranno invitati i rappresentanti delle associazioni e dei sindacati del personale docente e non docente e dei trasporti pubblici affinché si possa interagire anche sui cosiddetti "tempi delle città".
Lo slogan scelto da Stea è "più istruzione, più turismo". «Più istruzione - spiega il consigliere regionale - perché sebbene il calendario scolastico da approntare prevederebbe lo stesso numero dei giorni attuali, eviteremmo ai nostri ragazzi, ai docenti e al personale tutto di evitare le lezioni a settembre, quando al Sud può fare ancora molto caldo e quindi il rendimento resta su livelli molto bassi. Più turismo perché molti stabilimenti balneari e tutto l'indotto del settore potrebbe godere di almeno altre due settimane utili, a maggior ragione se la Puglia sul tema diventa regione apripista anche per il Nord. Costringere gli studenti pugliesi, e in generale italiani, a sottostare ad un calendario scolastico che fissa l'apertura delle scuola mediamente nelle seconda decade di settembre vuol dire condannarli ad estenuanti bagni di sudore in istituti per niente attrezzati a far fronte alle ondate di afa che sovente interessano soprattutto il Sud anche a fine estate, e per di più si accorcia notevolmente la stagione turistica in una regione, qual è la Puglia, dove lidi e stabilimenti balneari, grazie alle condizioni meteo solitamente favorevoli, potrebbero essere affollati almeno fino a fine settembre». Da qui l'iniziativa di Stea che partì con un'interrogazione - accolta con favore - al presidente Michele Emiliano e all'assessore Leo.
Dopo l'audizione in VI Commissione consiliare sulla proposta, il cronoprogramma prevede ora l'avvio imminente di un tavolo di lavoro cui saranno invitati i rappresentanti delle associazioni e dei sindacati del personale docente e non docente e dei trasporti pubblici affinché si possa interagire anche sui cosiddetti "tempi delle città".
Lo slogan scelto da Stea è "più istruzione, più turismo". «Più istruzione - spiega il consigliere regionale - perché sebbene il calendario scolastico da approntare prevederebbe lo stesso numero dei giorni attuali, eviteremmo ai nostri ragazzi, ai docenti e al personale tutto di evitare le lezioni a settembre, quando al Sud può fare ancora molto caldo e quindi il rendimento resta su livelli molto bassi. Più turismo perché molti stabilimenti balneari e tutto l'indotto del settore potrebbe godere di almeno altre due settimane utili, a maggior ragione se la Puglia sul tema diventa regione apripista anche per il Nord. Costringere gli studenti pugliesi, e in generale italiani, a sottostare ad un calendario scolastico che fissa l'apertura delle scuola mediamente nelle seconda decade di settembre vuol dire condannarli ad estenuanti bagni di sudore in istituti per niente attrezzati a far fronte alle ondate di afa che sovente interessano soprattutto il Sud anche a fine estate, e per di più si accorcia notevolmente la stagione turistica in una regione, qual è la Puglia, dove lidi e stabilimenti balneari, grazie alle condizioni meteo solitamente favorevoli, potrebbero essere affollati almeno fino a fine settembre». Da qui l'iniziativa di Stea che partì con un'interrogazione - accolta con favore - al presidente Michele Emiliano e all'assessore Leo.