Maurizio Zavatta, l'artista estremo che dona a Trinitapoli

«Metto a disposizione i miei sponsor per aiutare i cittadini»

martedì 7 aprile 2020 14.34
A cura di Giuseppe Capacchione
Australiano di adozione, italiano di nascita, pugliese per passione. Maurizio nome italianissimo che testimonia le sue radici nella storica città di Pompei in Campania che ha lasciato quando aveva meno di due mesi, Zavatta il cognome del nonno e quindi del papà che per una vita hanno lavorato nel mondo del circo. Ed è proprio da qui che bisogna partire per conoscere uno dei maggiori rappresentanti dello spot estremo a livello mondiale. La sua specialità il Wire Running di cui è campione del mondo. È una competizione che si svolge in equilibrio su una fune sospesa nel vuoto. Equivale alla versione estrema dello sprint da terra. Una passione che è nata all'età di 5 anni, proprio nel circo in cui lavoravano i suoi genitori. Con gli occhi di un bambino stupito guardava i funamboli fare i loro numeri. Adesso è lui a girare il mondo lasciando con il naso in sù milioni di persone che ammirano le sue imprese. Non è nuovo da queste parti. A Trinitapoli è già stato quattro volte, l'ultima lo scorso ottobre per allenarsi. Da un po' di tempo sta vivendo un soggiorno forzato nella cittadina ofantina per via delle disposizioni anti Covid-19. Anche se per lui non è affatto una forzatura. «Sono innamorato della Puglia - ha affermato -. Ho conosciuto molte belle persone. La Puglia non mi sta facendo mancare nulla». Si trovava a Trinitapoli per giarre alcune puntate della sua produzione. Sarebbe dovuto ripartire alla volta di un Guinness World Record. Vorrebbe tornare a casa con sua moglie e suo figlio di 1 anno che li definisce come «il dono più bello che la vita mi ha fatto». Alla città ha svelato la sua grande generosità. In questo periodo di emergenza economica, in cui diverse sono le attività commerciali che hanno subito uno stop con ripercussioni su imprenditori e dipendenti, lui ha voluto «mettere a disposizione sponsor e conoscenze per dare una mano e inviare aiuti per Trinitapoli e la Puglia intera». Il suo, chiarisce, è un aiuto cristiano che nasce da una grande fede. «Nella Bibbia è scritto che bisogna saper dare prima di ricevere. Se ognuno desse una mano, si potrebbero raggiungere grandi risultati», ha sottolineato con il suo accento italo-australiano. La sua ambizione è quella di «valorizzare la Puglia e l'Italia nel mondo».

Zavatta a circa 13 anni ha lasciato il mondo circense per dedicarsi totalmente agli sport estremi. Nel suo palmares, fra i vari titoli, detiene ben 7 Guinness World Record, l'ultimo dei quali ottenuto in Cina, camminando bendato su un filo lungo 150 metri e legato a 300 metri da terra. È l'unico artista italiano in questa categoria ad aver fatto il giro del mondo con numerose esibizioni in tv. Ma la sua carriera non comprende solo questo. È uno stuntman che lavora in ambito cinematografico in Giappone ed è un produttore televisivo. «Con i miei programmi cerco di fare girare l'economia e dare lavoro agli italiani, anche se per un periodo», ha specificato mettendo in luce «l'ammirazione che gli australiani provano per l'Italia». E lui è l'esempio vivente, un po' un ambasciatore del legame esistente fra i due paesi. Durante il periodo di quarantena ha lasciato un messaggio rivolto a tutti: «Rimanete concentrati come faccio io negli sport estremi. Il segreto è seguire la via con determinazione. Grazie allo sport ho vinto tante battaglie. Noi tutti questa battaglia la potremo vincere solo restando uniti come una squadra». Poi ha fatto una promessa: «Quando tutto sarà finito, ci sarà una sorpresa: un grande evento che coinvolgerà tutti e ci divertiremo».