Molti rifiuti e poca sicurezza lungo la strada per il cimitero
Alcuni cittadini lamentano il degrado, altri ne sono la causa
martedì 12 gennaio 2016
11.52
Una strada che di sicuro ha poco ma di rifiuti ne ha tanti. Trovare conferma non è difficile, basta percorrere a piedi la strada che conduce al cimitero e lo spettacolo è servito: cumuli di immondizia lungo i margini e parti di protezione in ferro mancanti. A Trinitapoli la denuncia arriva direttamente da chi, evidentemente, decide di recarsi con le proprie gambe sulla tomba di un conoscente: «Qualche giorno fa ho deciso di portare un fiore a mio padre e per poco non lo raggiungevo direttamente a causa di un auto che mi stava investendo», oppure, «non è possibile camminare fra le bottiglie di plastica e i sacchetti sparsi per tutto il tragitto. Io sono uno cittadino trinitapolese e ho il diritto di poter percorrere una strada pubblica senza attraversare lo squallore che c'è in questo momento». La voce di popolo, in questo caso, è voce di verità, perché chiunque voglia conferma può osservare che dallo spazio confinante col supermercato, che segna l'inizio del tragitto, fino alla fine del ponte ci sono rifiuti di qualsiasi genere, ormai indifferenziati. Appena inizia il percorso sulla sinistra c'è già il primo punto di raccolta illegale con buste, bottiglie, flaconi di detersivo. Fra gli alberi piantati lungo il marciapiede la sporcizia non si conta: carte, sacchetti rotti con scarti sparsi, vetro, resti di edilizia come i calcinacci e i sacchi di cimento.
Finito il ponte sulla sinistra, prima di arrivare al cimitero, c'è una stradina ai cui margini lo scenario non cambia, anzi in un angolo c'è un punto di raccolta che contiene non meno rifiuti di una discarica. Oltre all'immondizia trovata in precedenza, ci sono vestiti, ruote di biciclette, pneumatici, pezzi di elettrodomestici, resti di auto come il parafango. In questa visuale non certo da immortale su una cartolina, si aggiunge che camminando su quel tragitto c'è una buona possibilità di andare davvero al cimitero. Per dividere la zona pedonale con l'asfalto sono state installate delle barriere in ferro che in teoria dovrebbe esserci lungo tutta l'area, in pratica non lo sono. Se poi si dovesse aggiunge che nell'ultimo tratto la protezione è legata a 2 alberi con dei fili di ferro, si comprenderebbero i rischi che corrono i vivi per recarsi dai defunti. I cittadini lamentano e loro stessi, per quanto riguarda la sporcizia, sono la causa di tutto questo, perché anche se si volesse puntare il dito contro gli addetti ai lavori, comunque nessuno è autorizzato ad abbandonare rifiuti illegalmente in qualsiasi punto della città.
Finito il ponte sulla sinistra, prima di arrivare al cimitero, c'è una stradina ai cui margini lo scenario non cambia, anzi in un angolo c'è un punto di raccolta che contiene non meno rifiuti di una discarica. Oltre all'immondizia trovata in precedenza, ci sono vestiti, ruote di biciclette, pneumatici, pezzi di elettrodomestici, resti di auto come il parafango. In questa visuale non certo da immortale su una cartolina, si aggiunge che camminando su quel tragitto c'è una buona possibilità di andare davvero al cimitero. Per dividere la zona pedonale con l'asfalto sono state installate delle barriere in ferro che in teoria dovrebbe esserci lungo tutta l'area, in pratica non lo sono. Se poi si dovesse aggiunge che nell'ultimo tratto la protezione è legata a 2 alberi con dei fili di ferro, si comprenderebbero i rischi che corrono i vivi per recarsi dai defunti. I cittadini lamentano e loro stessi, per quanto riguarda la sporcizia, sono la causa di tutto questo, perché anche se si volesse puntare il dito contro gli addetti ai lavori, comunque nessuno è autorizzato ad abbandonare rifiuti illegalmente in qualsiasi punto della città.