#Mostriamoliatutti, rush finale per ampliare il Museo degli Ipogei
L'appello per partecipare al crowdfunding, che si chiuderà il 21 marzo
mercoledì 15 marzo 2017
"Siamo al rush finale. Chiediamo un ultimo sforzo a cittadini, appassionati, addetti ai lavori e non solo, per raggiungere l'obiettivo della campagna #mostriamoliatutti". L'assessore ai Lavori pubblici di Trinitapoli, Giustino Tedesco, lancia l'appello, mentre il countdown segna meno 7 giorni alla chiusura del crowdfunding per l'ampliamento del Museo degli Ipogei. Ad una settimana esatta dal gong del 21 marzo, salvo proroghe, la raccolta fondi sulla piattaforma Derev segna quasi 9mila euro, sui 15mila di cui necessita il progetto per la struttura museale di via Marconi.
Nella sezione aperta al pubblico nel febbraio 2015, sono ospitati a piano terra i reperti della prima fase di utilizzo degli Ipogei, relativi all'invocazione alla dea della fertilità. L'ampliamento consentirà l'allestimento del primo piano e l'esposizione di una serie di ritrovamenti legati alla fase funeraria. Una storia, quella del santuario di Trinitapoli, che parte nell'Età del Bronzo e prosegue per circa 800 anni, rappresentando in ciò un unicum in Europa. Dall'11 dicembre, quando è partita la raccolta sul web, imprenditori e associazioni del territorio hanno risposto alla chiamata dell'amministrazione comunale, a partire dal sindaco Francesco di Feo, e dalla responsabile del Mibact Puglia, Anna Maria Tunzi, coadiuvati dalle associazioni Tautor e SmArt. Eventi, manifestazioni ad hoc, fino allo scorso 4 marzo, quando un gruppo di artisti locali ha messo all'asta alcune opere, allo scopo di rimpinguare la cifra per l'ampliamento del Museo. "Al raggiungimento del 50% della somma preventivata - spiega Tedesco - , otterremo da Wind, come d'accordo con l'Anci, ulteriori 5mila euro. Si può continuare a donare accedendo al sito del Museo degli Ipogei (www.museoipogeitrinitapoli.it) o direttamente a quello di Derev (https://derev.com/museo-degli-ipogei-trinitapoli). Previste ricompense per i donatori, a seconda dell'entità delle donazioni".
"Siamo soddisfatti - commenta il sindaco di Feo - ma occorre andare oltre. La città ha risposto, a testimonianza di quanto questo esperimento partecipativo abbia raggiunto un primo obiettivo: sensibilizzare alla conoscenza degli Ipogei, la nostra storia, percependo il Museo come patrimonio collettivo. È necessario che ciascuno, nelle proprie possibilità, adesso completi l'opera e consenta un congruo finanziamento per un'opera così importante, che proietta Trinitapoli ed il territorio su scenari culturali e turistici di portata internazionale".
Nella sezione aperta al pubblico nel febbraio 2015, sono ospitati a piano terra i reperti della prima fase di utilizzo degli Ipogei, relativi all'invocazione alla dea della fertilità. L'ampliamento consentirà l'allestimento del primo piano e l'esposizione di una serie di ritrovamenti legati alla fase funeraria. Una storia, quella del santuario di Trinitapoli, che parte nell'Età del Bronzo e prosegue per circa 800 anni, rappresentando in ciò un unicum in Europa. Dall'11 dicembre, quando è partita la raccolta sul web, imprenditori e associazioni del territorio hanno risposto alla chiamata dell'amministrazione comunale, a partire dal sindaco Francesco di Feo, e dalla responsabile del Mibact Puglia, Anna Maria Tunzi, coadiuvati dalle associazioni Tautor e SmArt. Eventi, manifestazioni ad hoc, fino allo scorso 4 marzo, quando un gruppo di artisti locali ha messo all'asta alcune opere, allo scopo di rimpinguare la cifra per l'ampliamento del Museo. "Al raggiungimento del 50% della somma preventivata - spiega Tedesco - , otterremo da Wind, come d'accordo con l'Anci, ulteriori 5mila euro. Si può continuare a donare accedendo al sito del Museo degli Ipogei (www.museoipogeitrinitapoli.it) o direttamente a quello di Derev (https://derev.com/museo-degli-ipogei-trinitapoli). Previste ricompense per i donatori, a seconda dell'entità delle donazioni".
"Siamo soddisfatti - commenta il sindaco di Feo - ma occorre andare oltre. La città ha risposto, a testimonianza di quanto questo esperimento partecipativo abbia raggiunto un primo obiettivo: sensibilizzare alla conoscenza degli Ipogei, la nostra storia, percependo il Museo come patrimonio collettivo. È necessario che ciascuno, nelle proprie possibilità, adesso completi l'opera e consenta un congruo finanziamento per un'opera così importante, che proietta Trinitapoli ed il territorio su scenari culturali e turistici di portata internazionale".