Olio Capitale, Minervino: «Stiamo preparando la nostra partecipazione»

L'Assessore all'Agricoltura del Comune di Trinitapoli parla dell'evento triestino

mercoledì 10 febbraio 2016 19.21
«Stiamo preparando la partecipazione ad Olio Capitale, in un momento quanto mai fondamentale per promuovere la specificità del nostro prodotto». Lo annuncia l'assessore alla Agricoltura e vicesindaco, Andrea Minervino, proprio nei giorni in cui il dibattito agricolo specie a Sud è incentrato sulla proposta della Commissione Commercio di Bruxelles di aprire all'olio tunisino senza dazi doganali. Dal 5 all' 8 marzo 2016, si svolgerà a Trieste, nelle prestigiose sale della Stazione Marittima, la 10a edizione di Olio Capitale, la più importante fiera specializzata interamente dedicata alle migliori produzioni di olio extravergine d'oliva. «Il problema – osserva Minervino – è l'inesistenza di una precisa legislazione che tuteli il made in Italy in materia alimentare. In più la Commissione europea chiede di mettere a disposizione, entro dicembre 2017, 35mila tonnellate d'olio tunisino all'anno senza dazio doganale, che si aggiungono alle attuali 56mila tonnellate previste dall'accordo di associazione UE-Tunisia».

La proposta arriva da Federica Mogherini, espressione renziana nel difficile ruolo di Alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza. L'ex Ministro degli Esteri di Matteo Renzi ha giustificato la proposta con "circostanze eccezionali che richiedono misure eccezionali". La proposta "è un segnale forte della solidarietà dell'UE con la Tunisia". In Commissione europea, è avvenuta una prima votazione della proposta. Verso il passaggio finale c'è scontro all'interno del partito proponente, che in Italia si riconduce al Partito Democratico. «Sarebbe bello se la solidarietà riguardasse anche l'Italia, specie il Sud – osserva sarcasticamente Minervino – . Il settore piange ancora gli effetti nefasti del fenomeno Xylella e questa ulteriore batosta non fa che minacciare definitivamente il commercio di olio italiano, che, in quanto europeo, osserva tanto in fase di produzione che di trasformazione dei precisi disciplinari. E questi determinano un costo minimo di vendita che si aggira intorno ai 7 euro a litro, mentre l'olio tunisino, che non soddisfa queste esigenze, può essere messo sul mercato anche a 3 euro, uccidendo la concorrenza ed i nostri produttori, che dedicano oltre il 40% delle coltivazioni all'olivo e che puntano sull'eccellenza della qualità».

L'assessorato di Minervino sta ora approntando i dettagli per la trasferta triestina. «Provvederemo ad informare tutti i produttori – spiega – con cui manteniamo costanti rapporti, pur nel rispetto dei ruoli e delle competenze di un Comune». A dicembre si è svolta l'ultima tornata per rilasciare patentini per fitofarmaci, con la partecipazione di 60 agricoltori casalini in totale. «Da gennaio la normativa è cambiata – osserva il vicesindaco – ma non di meno resteremo accanto ai produttori. Per prodotti tipici come il nostro olio, occorre essere presenti nella promozione di specifiche campagne di comunicazione, anche regionale, che arrivino direttamente ai consumatori e valorizzino il Made in Italy. Il resto spetta a Regione ed Europa».