Orientamenti Pastorali, parte il confronto nella comunità ecclesiale
Questionario disponibile nelle parrocchie, anche a Trinitapoli
domenica 6 giugno 2021
Furono presentati e consegnati il 25 giugno 2020 durante un incontro serale nella Cattedrale di Trani con una partecipazione contenuta di fedeli (sacerdoti e rappresentanti laici delle parrocchie e delle diverse realtà ecclesiali e diocesane) fino ad un massimo di 200 persone (nel pieno rispetto delle norme anti covid), in diretta televisiva per dare la possibilità di una condivisione più ampia. Non un progetto pastorale, ma, più semplicemente, degli "Orientamenti Pastorali per gli anni 2020-2021", frutto di un discernimento comunitario passato per il convegno pastorale dell'ottobre 2019 e di un successivo tempo di riflessione. Il tutto sedimentato in un libretto di appena un centinaio di pagine con un sottotitolo davvero significativo e programmatico: "Una Chiesa che ha il sapore della Casa. Una Casa che ha il profumo della Chiesa".
Gli "Orientamenti Pastorali", come è stato ripetuto più volte, non sono un articolato cronogramma di attività da svolgere con un elenco di obiettivi da raggiungere tutti assieme, piuttosto una proposta di tre priorità, tre urgenze, sulle quali concentrare l'attenzione per innescare processi di conversione, novità, cambiamento, perfezionamento, per un chiesa sempre più espressione di comunione di missione: "Chiesa povera per i poveri: comunione con il fratello/sorella" per l'anno 2020/2021; "Famiglie e giovani protagonisti: comunione con la Parola" per l'anno 2021/2022; "Sentirsi e vivere come popolo di Dio: sacramento di comunione" per l'anno 2020/2023.
In prossimità della fine del primo anno di tale percorso triennale, arriva una lettera dell'Arcivescovo Mons. Leonardo D'Ascenzo, datata 31 maggio, e rivolta all'intera chiesa diocesana, per avviare la verifica attorno alla prima priorità: «ci stiamo avviando alla conclusione di questo anno pastorale ancora segnato dall'esperienza della pandemia e, come avevamo previsto, è arrivato il momento per incontrarci e condividere alcune riflessioni: questo tempo ci ha arricchito o ci ha ostacolato nell'essere chiesa col sapore di casa? Ci ha fatto essere più o meno chiesa povera con i poveri?».
Domande semplici ma che riguardano un aspetto fondamentale dell'identità dell'essere chiesa e dell'esperienza credente: essere poveri accanto ai poveri.
Per aiutare la riflessione, il confronto comunitario, l'Arcivescovo propone una scheda «perché ogni comunità parrocchiale possa interrogarsi al termine di questo primo anno in cui abbiamo cominciato a camminare alla luce degli orientamenti pastorali triennali. La scheda ha come punti di riferimento tre parole: "Consapevolezza", "Concretezza" e "Comunione" . Chiedo ai parroci di coordinare e favorire il più possibile nelle comunità parrocchiali il coinvolgimento e l'ascolto di tutti nella riflessione. Ho fiducia che ogni parrocchia saprà discernere le modalità migliori per organizzare questo confronto: assemblea parrocchiale, consiglio pastorale previo incontro dei singoli gruppi della comunità, o altre modalità di coinvolgimento più consone alle caratteristiche di ogni realtà».
Tutte le componenti ecclesiali sono chiamate ad offrire un proprio contributo: «Alle associazioni, - specifica Mons. D'Ascenzo - ai movimenti, ai gruppi, alle confraternite, ai docenti di religione e ai fedeli laici tutti chiedo di accordarsi nel confronto con le parrocchie di riferimento, secondo lo spirito dei nostri orientamenti pastorali».
Il termine per la presentazione dei risultati del confronto è il 20 giugno. Ogni parrocchia entro tale data dovrà far pervenire «una scheda di sintesi alla luce delle domande proposte da inviare alla segreteria del consiglio pastorale diocesano all'indirizzo mail cpdtranibarlettabisceglie@gmail.com
A fine giugno riconsegnerò, in un incontro in cattedrale alla presenza di rappresentanze dei consigli pastorali parrocchiali, una sintesi del lavoro di confronto svolto».
La scheda per il confronto è disponibile nelle parrocchie, ma è possibile scaricarla dai social diocesani.
Gli "Orientamenti Pastorali", come è stato ripetuto più volte, non sono un articolato cronogramma di attività da svolgere con un elenco di obiettivi da raggiungere tutti assieme, piuttosto una proposta di tre priorità, tre urgenze, sulle quali concentrare l'attenzione per innescare processi di conversione, novità, cambiamento, perfezionamento, per un chiesa sempre più espressione di comunione di missione: "Chiesa povera per i poveri: comunione con il fratello/sorella" per l'anno 2020/2021; "Famiglie e giovani protagonisti: comunione con la Parola" per l'anno 2021/2022; "Sentirsi e vivere come popolo di Dio: sacramento di comunione" per l'anno 2020/2023.
In prossimità della fine del primo anno di tale percorso triennale, arriva una lettera dell'Arcivescovo Mons. Leonardo D'Ascenzo, datata 31 maggio, e rivolta all'intera chiesa diocesana, per avviare la verifica attorno alla prima priorità: «ci stiamo avviando alla conclusione di questo anno pastorale ancora segnato dall'esperienza della pandemia e, come avevamo previsto, è arrivato il momento per incontrarci e condividere alcune riflessioni: questo tempo ci ha arricchito o ci ha ostacolato nell'essere chiesa col sapore di casa? Ci ha fatto essere più o meno chiesa povera con i poveri?».
Domande semplici ma che riguardano un aspetto fondamentale dell'identità dell'essere chiesa e dell'esperienza credente: essere poveri accanto ai poveri.
Per aiutare la riflessione, il confronto comunitario, l'Arcivescovo propone una scheda «perché ogni comunità parrocchiale possa interrogarsi al termine di questo primo anno in cui abbiamo cominciato a camminare alla luce degli orientamenti pastorali triennali. La scheda ha come punti di riferimento tre parole: "Consapevolezza", "Concretezza" e "Comunione" . Chiedo ai parroci di coordinare e favorire il più possibile nelle comunità parrocchiali il coinvolgimento e l'ascolto di tutti nella riflessione. Ho fiducia che ogni parrocchia saprà discernere le modalità migliori per organizzare questo confronto: assemblea parrocchiale, consiglio pastorale previo incontro dei singoli gruppi della comunità, o altre modalità di coinvolgimento più consone alle caratteristiche di ogni realtà».
Tutte le componenti ecclesiali sono chiamate ad offrire un proprio contributo: «Alle associazioni, - specifica Mons. D'Ascenzo - ai movimenti, ai gruppi, alle confraternite, ai docenti di religione e ai fedeli laici tutti chiedo di accordarsi nel confronto con le parrocchie di riferimento, secondo lo spirito dei nostri orientamenti pastorali».
Il termine per la presentazione dei risultati del confronto è il 20 giugno. Ogni parrocchia entro tale data dovrà far pervenire «una scheda di sintesi alla luce delle domande proposte da inviare alla segreteria del consiglio pastorale diocesano all'indirizzo mail cpdtranibarlettabisceglie@gmail.com
A fine giugno riconsegnerò, in un incontro in cattedrale alla presenza di rappresentanze dei consigli pastorali parrocchiali, una sintesi del lavoro di confronto svolto».
La scheda per il confronto è disponibile nelle parrocchie, ma è possibile scaricarla dai social diocesani.