Percettori di Reddito di Cittadinanza tengono pulite le strade
Impiego socialmente utile a favore della collettività
mercoledì 2 febbraio 2022
13.27
Dai sussidi, a lavori di pubblica utilità: 5 cittadini, percettori di Reddito di Cittadinanza e Reddito di Dignità, prestano servizio da gennaio per mansioni di pulizia di edifici comunali e strade cittadine ed immediatamente esterne al centro abitato.
Coordinati dalla tutor e responsabile del servizio Ecologia, Caterina Di Molfetta, 3 uomini e 2 donne trinitapolesi prestano servizio, come previsto dal Pon Inclusione dei Ministeri del lavoro e delle Politiche sociali e dal fondo sociale europeo Puglia Fesr "Puglia sociale" della Regione. «Per un totale di 62 ore mensili (3 ore al giorno) per 3 mesi – spiega l'assessore all'Ecologia, Mino Albore – , le 2 donne assicurano la pulizia di immobili comunali, mentre gli uomini sono incaricati di implementare l'operato della ditta di raccolta dei rifiuti, pulendo le aree più soggette ai cumuli di immondizia o abbandoni di rifiuti: l'area di Via Puzzacchio e Via Mare nei pressi del Parco archeologico; la villa "Giovanni XXIII", quella di Via Marconi e il parco della Zona C2A; Viale Vittorio Veneto e la piazzola difronte al campo sportivo».
«Siamo contenti – spiega il sindaco Emanuele Losapio – non solo di assicurare un adempimento di legge che obbliga i Comuni ai Puc, i progetti utili alla collettività. Ma registriamo anche la volenterosa disponibilità di questi cittadini che restituiscono alla comunità, col proprio dignitoso lavoro, il sussidio percepito mensilmente. Si tratta di percorsi di inserimento lavorativo e sociale previsti per i beneficiari di RdC e Red, che consentono all'Ente un incremento dei servizi. Dai controlli quotidiani e le sanzioni della Polizia locale, appare evidente come, specie sul fronte degli abbandoni di rifiuti, serva sempre forza lavoro, per garantire dignità e pulizia alle vie cittadine».
Coordinati dalla tutor e responsabile del servizio Ecologia, Caterina Di Molfetta, 3 uomini e 2 donne trinitapolesi prestano servizio, come previsto dal Pon Inclusione dei Ministeri del lavoro e delle Politiche sociali e dal fondo sociale europeo Puglia Fesr "Puglia sociale" della Regione. «Per un totale di 62 ore mensili (3 ore al giorno) per 3 mesi – spiega l'assessore all'Ecologia, Mino Albore – , le 2 donne assicurano la pulizia di immobili comunali, mentre gli uomini sono incaricati di implementare l'operato della ditta di raccolta dei rifiuti, pulendo le aree più soggette ai cumuli di immondizia o abbandoni di rifiuti: l'area di Via Puzzacchio e Via Mare nei pressi del Parco archeologico; la villa "Giovanni XXIII", quella di Via Marconi e il parco della Zona C2A; Viale Vittorio Veneto e la piazzola difronte al campo sportivo».
«Siamo contenti – spiega il sindaco Emanuele Losapio – non solo di assicurare un adempimento di legge che obbliga i Comuni ai Puc, i progetti utili alla collettività. Ma registriamo anche la volenterosa disponibilità di questi cittadini che restituiscono alla comunità, col proprio dignitoso lavoro, il sussidio percepito mensilmente. Si tratta di percorsi di inserimento lavorativo e sociale previsti per i beneficiari di RdC e Red, che consentono all'Ente un incremento dei servizi. Dai controlli quotidiani e le sanzioni della Polizia locale, appare evidente come, specie sul fronte degli abbandoni di rifiuti, serva sempre forza lavoro, per garantire dignità e pulizia alle vie cittadine».