Produzione carciofo, alta qualità e grande quantità
Prezzi da 50 a 20 centesimi a capolino, richiesto dalla gdo
giovedì 14 gennaio 2021
15.54
Alta qualità ma anche quantità. La stagione di raccolta ormai è nel pieno. Nei magazzini viene lavorato il prodotto da immettere sul mercato della grande distribuzione. Il carciofo si conferma il re delle produzioni del foggiano nella zona compresa fra Trinitapoli e San Ferdinando di Puglia. Centinaia di ettari sono dedicati alla sua coltivazione. La qualità è quella del carciofo violetto, caratterizzata dal colore viola delle foglie. Buono da gustare ma anche dalle proprietà mediche. Il cuore del carciofo, la parte più tenera, non è altro che la Cynara, un fiore color lavanda che spunta se il frutto non viene reciso dal gambo per uso alimentare. Anticamente questa pianta veniva utilizzata come diuretico e come cura delle malattie del fegato. Un toccasana per le affezioni epato-biliari. I produttori della zona affermano che l'inizio della stagione è stato segnato da una poca produzione, infatti i prezzi sono saliti fino a 50 centesimi al capolino. Nel breve periodo la produzione è andata sempre più aumentando fino ad abbattere i costi di vendita del carciofo di oltre il cinquanta percento, circa 15-20 centesimi al pezzo. Complici il clima e la presenza sul mercato di merce proveniente da altre parti del territorio foggiano. In queste zone il carciofo violetto viene celebrato a novembre con la Fiera Nazionale a San Ferdinando di Puglia e nel mese di dicembre con una sagra a Trinitapoli. Lo scorso anno ha visto uno stop di queste iniziative per via dell'emergenza sanitaria. Oggetto di disputa fra i due comuni sulla paternità del prodotto, nel 2019 è stato avviato l'iter per il riconoscimento del marchio di Indicazione geografica protetta (Igp) dai sindaci Salvatore Puttilli per San Ferdinando e Francesco di Feo per Trinitapoli.