Randagismo, Campo PD: «Bnessere randagi unico obiettivo con nuova legge»
«Partiamo da accoglienza e trattamento nei rifugi»
giovedì 30 gennaio 2020
21.25
«Il benessere degli animali randagi è l'unico obiettivo perseguito dalla nuova legge approvata dal Consiglio regionale, all'esito di un lungo e approfondito confronto con chi se ne occupa per lavoro o missione personale, valorizzato dal supporto della struttura tecnica della regione Puglia». Affermarlo è Paolo Campo, presidente del Gruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale.
«Dopo 25 anni - ha continuato - cambiano, in alcuni casi radicalmente, le norme relative alla realizzazione e all'organizzazione delle strutture di accoglienza dei randagi, alle modalità di esecuzione del servizio, alla relazione tra le stesse strutture e le comunità in cui sono insediate.
Abbiamo scelto di porre limiti severi alla 'circolazione' degli animali randagi, in alcuni casi divenuti merce di scambio tra i Comuni, interessati a tagliare le spese sostenute, e i gestori di canili, interessati ad incrementare le rette riscosse. E abbiamo voluto valorizzare l'apporto professionale e civico delle tante organizzazioni che operano volontariamente e senza altro scopo che non sia il benessere degli animali accolti.
Grazie alle nuove norme sarà più semplice adottare un animale e sarà più chiaro dove e come sia possibile accedere in compagnia del proprio amico a quattro zampe. Così come saranno più stringenti ed efficaci le norme sulla prevenzione del randagismo.
Il buon lavoro svolto dal Consiglio regionale - ha concluso -, e prima ancora dalla commissione Sanità che se n'è occupata, è testimoniato dalla convergenza sulle norme di una maggioranza ben più ampia di quella che governa la Regione Puglia, a riprova che il primo e principale interesse è quello dei pugliesi e non di una parte politica».
«Dopo 25 anni - ha continuato - cambiano, in alcuni casi radicalmente, le norme relative alla realizzazione e all'organizzazione delle strutture di accoglienza dei randagi, alle modalità di esecuzione del servizio, alla relazione tra le stesse strutture e le comunità in cui sono insediate.
Abbiamo scelto di porre limiti severi alla 'circolazione' degli animali randagi, in alcuni casi divenuti merce di scambio tra i Comuni, interessati a tagliare le spese sostenute, e i gestori di canili, interessati ad incrementare le rette riscosse. E abbiamo voluto valorizzare l'apporto professionale e civico delle tante organizzazioni che operano volontariamente e senza altro scopo che non sia il benessere degli animali accolti.
Grazie alle nuove norme sarà più semplice adottare un animale e sarà più chiaro dove e come sia possibile accedere in compagnia del proprio amico a quattro zampe. Così come saranno più stringenti ed efficaci le norme sulla prevenzione del randagismo.
Il buon lavoro svolto dal Consiglio regionale - ha concluso -, e prima ancora dalla commissione Sanità che se n'è occupata, è testimoniato dalla convergenza sulle norme di una maggioranza ben più ampia di quella che governa la Regione Puglia, a riprova che il primo e principale interesse è quello dei pugliesi e non di una parte politica».