Regione Puglia, mille defibrillatori per strutture pubbliche

Possono salvare tante vite. Formazione per chi li utilizzerà

mercoledì 17 febbraio 2016 18.52
«Mille defibrillatori da assegnare a scuole e centri, sportivi e di aggregazione, pubblici per salvare un'infinità di vite umane». L'idea dell'assessore regionale al Welfare, Salvatore Negro, e del consigliere regionale, Ruggiero Mennea, presidente del comitato permanente di Protezione Civile, sta per diventare realtà, oltre a essere d'attualità dopo la morte del 13enne di Trinitapoli che ha accusato un malore domenica sera proprio in un centro sportivo della sua città non dotato di questo strumento di soccorso. In attesa che la magistratura chiarisca eventuali responsabilità nella triste vicenda, dalla regione Puglia parte comunque un impegno concreto, che segue quello andato in porto già nell'ottobre 2013 con l'acquisto di 200 defibrillatori.

«Credo che sia dovere di un ente pubblico – afferma il consigliere Mennea - rispondere con immediatezza alle criticità del territorio, soprattutto se c'è in gioco la vita delle persone. E' impensabile solo l'idea di accettare casi di morti improvvise che, forse, potevano essere evitate. Peraltro, le nuove politiche di delocalizzazione dell'assistenza sanitaria si basano anche sulla prevenzione». Anche l'assessore Negro precisa: «La regione Puglia intende dotare di defibrillatori tutti i luoghi di aggregazione pubblici, come scuole e centri sportivi, ma anche provvedere alla formazione di chi dovrà utilizzarli. Questa operazione sarà attivata in un periodo di massimo due anni e che sarà finanziata attraverso il Fesr».