Sagra del carciofo, Trinitapoli espone i suoi prodotti
Sindaco di Feo: «Importante vetrina per città e commercianti»
martedì 1 dicembre 2015
8.48
La terra dei carciofi. Soprattutto se si pensa che la coltivazione di questo ortaggio occupa grane parte delle terre situate fra il confine con Margherita di Savoia e il confine con Cerignola. A Trinitapoli il carciofo è il principe del paniere delle tradizioni locali e viene celebrato con una sagra, rampa di lancio per la città e i suoi commercianti. «Questa sagra - afferma il sindaco Francesco di Feo - è un'importante vetrina per Trinitapoli perché, oltre a dare visibilità a tutte le associazioni culturali e sociali del posto, è un'importante rampa di lancio per i nostri produttori che espongono i prodotti frutto del loro lavoro. Non è presente solo l'amministrazione comunale, ma sono presenti anche le istituzioni provinciali e i rappresentanti di altri comuni, questo fa di Trinitapoli il centro della BAT». Un'iniziativa che, dopo 10 anni dalla sua nascita, continua ad attirare visitatori anche oltre i confini provinciali.
Un presepe, coreografie, indumenti, col carciofo si può fare davvero tutto, anche addobbi per la casa e ornamenti natalizi. Se poi viene impiegato in cucina, i rivali sono pochi: sott'olio, fritto, dolce o salato, da queste parti c'è un vero culto del carciofo che costituisce uno dei punti di forza dell'economia locale. «Questa festa - continua il primo cittadino - sta ad indicare che la terra è una grande opportunità per sconfiggere la crisi. Ormai, in Italia ci sono circa 50.000 imprese e di queste circa il 70% guarda all'agricoltura. Siamo competitivi in un mercato internazionale. Voglio ringraziare l'AVS, associazione volontari soccorritori, e tutti coloro che hanno organizzato questa sagra, simbolo di una città che rinasce. La rinascita si vede: negli ultimi 5 anni si è verificata un'esplosione di questa manifestazione che è passata da pochi stand a oltre 130 partecipanti e tantissimi visitatori. Queste presenze indicano la grandezza e l'importanza della sagra e quindi di Trinitapoli».
Un presepe, coreografie, indumenti, col carciofo si può fare davvero tutto, anche addobbi per la casa e ornamenti natalizi. Se poi viene impiegato in cucina, i rivali sono pochi: sott'olio, fritto, dolce o salato, da queste parti c'è un vero culto del carciofo che costituisce uno dei punti di forza dell'economia locale. «Questa festa - continua il primo cittadino - sta ad indicare che la terra è una grande opportunità per sconfiggere la crisi. Ormai, in Italia ci sono circa 50.000 imprese e di queste circa il 70% guarda all'agricoltura. Siamo competitivi in un mercato internazionale. Voglio ringraziare l'AVS, associazione volontari soccorritori, e tutti coloro che hanno organizzato questa sagra, simbolo di una città che rinasce. La rinascita si vede: negli ultimi 5 anni si è verificata un'esplosione di questa manifestazione che è passata da pochi stand a oltre 130 partecipanti e tantissimi visitatori. Queste presenze indicano la grandezza e l'importanza della sagra e quindi di Trinitapoli».