Spi e Cgil Bat: «Nella pandemia anche l’emergenza sociale degli anziani»
Pelagio e D’Alberto pronti a collaborare con organi e enti sull’integrazione socio-sanitaria
giovedì 4 febbraio 2021
«Una forma di welfare, sicuramente più tangibile per gli anziani, è quello creato dalla famiglia che, se disgraziatamente dovesse venire meno, porterebbe inevitabilmente ad incrementare la schiera dei poveri, loro i nostri anziani. In questo scenario è importante che i Comuni siano capaci di intercettare situazioni di vulnerabilità promuovendo soluzioni efficaci e riconfermando il proprio ruolo strategico dei 'nonni' nella comunità». Lo dice il segretario generale dello Spi Cgil Bat, Felice Pelagio nella convinzione che «mai come in questo momento di pandemia le emergenze sociali richiedono soluzioni indispensabili ed inderogabili, a fronte della crescente crisi economica e sociale che coinvolge sempre più famiglie e in particolare gli anziani».
«La pandemia ha accentuato le difficoltà non solo dei lavoratori attivi, ma anche quelle dei tanti anziani fragili, esponendoli sempre più ad un disagio crescente, ampliato e strutturale che ha causato il loro impoverimento, incrementando solitudine e marginalizzazione. Risulta quindi indispensabile rafforzare il welfare radicandolo meglio sul territorio. E le Amministrazioni comunali rappresentano sul territorio gli unici catalizzatori di interventi economici volti a trasmettere sicurezza ai nostri anziani», sostiene Pelagio.
«Tali risorse, presenti oggi nelle disponibilità degli Enti Locali, dovrebbero sempre essere spese in modo omogeneo, rapido ed efficace considerando le esigenze e le necessità degli aventi diritto», aggiunge il segretario generale della Cgil Bat. Biagio D'Alberto.
«Per difendersi dal momento difficile che incide ulteriormente sulle condizioni di povertà abitativa, le fasce più deboli sono oggi costrette in alcuni casi a scegliere le misure di co-housing in alternativa agli sfratti. Si pone, inoltre, con forza e urgenza, la questione della sanità territoriale. Per questo sia come sindacato vogliamo collaborare con gli organi e gli enti che ne hanno titolarità con lo scopo di aumentare l'offerta sanitaria all'interno della nostra comunità, ponendo un accento forte sull'integrazione socio-sanitaria. Pensiamo sia fondamentale dare dignità agli anziani offrendo in primis un welfare dedicato e garantendo accesso a servizi sanitari di qualità sul territorio, puntando sull'invecchiamento attivo favorendo momenti di incontro e di socialità», concludono Spi e Cgil Bat.
«La pandemia ha accentuato le difficoltà non solo dei lavoratori attivi, ma anche quelle dei tanti anziani fragili, esponendoli sempre più ad un disagio crescente, ampliato e strutturale che ha causato il loro impoverimento, incrementando solitudine e marginalizzazione. Risulta quindi indispensabile rafforzare il welfare radicandolo meglio sul territorio. E le Amministrazioni comunali rappresentano sul territorio gli unici catalizzatori di interventi economici volti a trasmettere sicurezza ai nostri anziani», sostiene Pelagio.
«Tali risorse, presenti oggi nelle disponibilità degli Enti Locali, dovrebbero sempre essere spese in modo omogeneo, rapido ed efficace considerando le esigenze e le necessità degli aventi diritto», aggiunge il segretario generale della Cgil Bat. Biagio D'Alberto.
«Per difendersi dal momento difficile che incide ulteriormente sulle condizioni di povertà abitativa, le fasce più deboli sono oggi costrette in alcuni casi a scegliere le misure di co-housing in alternativa agli sfratti. Si pone, inoltre, con forza e urgenza, la questione della sanità territoriale. Per questo sia come sindacato vogliamo collaborare con gli organi e gli enti che ne hanno titolarità con lo scopo di aumentare l'offerta sanitaria all'interno della nostra comunità, ponendo un accento forte sull'integrazione socio-sanitaria. Pensiamo sia fondamentale dare dignità agli anziani offrendo in primis un welfare dedicato e garantendo accesso a servizi sanitari di qualità sul territorio, puntando sull'invecchiamento attivo favorendo momenti di incontro e di socialità», concludono Spi e Cgil Bat.