Tragedia nelle campagne di Andria, attiva anche Avs
Sindaco di Feo: «Il territorio si mobiliti nei soccorsi»
martedì 12 luglio 2016
15.57
«È il momento del dolore, ma prima ancora dei soccorsi». Il sindaco di Trinitapoli, Francesco di Feo, esprime così lo sconcerto per quanto accaduto alle 11 circa tra Andria e Corato dove 2 treni della linea Bari Nord si sono scontrati frontalmente. Il bilancio, al momento, è di 20 vittime e diversi feriti, di cui 4 gravi.
«Scontata e da rimandare ogni considerazione sulle ragioni del disastro sul binario unico – osserva il sindaco – , ciò che si può fare in queste ore è pregare e provare a contribuire alla macchina della solidarietà e dei soccorsi. Tutte le ambulanze della Bat sono sul posto e i social stanno contribuendo in maniera decisiva alla diffusione del bisogno di sangue. Sul luogo del disastro, da stamattina anche la Avs di Trinitapoli, fornendo assistenza ai feriti e sostegno ai soccorritori, in una giornata torrida. Sappiamo che servono donatori di sangue del gruppo 0 positivo – ricorda il sindaco di Trinitapoli – e chi può ha l'obbligo morale di aiutare questi nostri conterranei colpiti. Allo stesso modo servono medici, infermieri, psicologi. L'invito è alla massima mobilitazione immediata».
«Scontata e da rimandare ogni considerazione sulle ragioni del disastro sul binario unico – osserva il sindaco – , ciò che si può fare in queste ore è pregare e provare a contribuire alla macchina della solidarietà e dei soccorsi. Tutte le ambulanze della Bat sono sul posto e i social stanno contribuendo in maniera decisiva alla diffusione del bisogno di sangue. Sul luogo del disastro, da stamattina anche la Avs di Trinitapoli, fornendo assistenza ai feriti e sostegno ai soccorritori, in una giornata torrida. Sappiamo che servono donatori di sangue del gruppo 0 positivo – ricorda il sindaco di Trinitapoli – e chi può ha l'obbligo morale di aiutare questi nostri conterranei colpiti. Allo stesso modo servono medici, infermieri, psicologi. L'invito è alla massima mobilitazione immediata».