Terra continua a bruciare nell'indifferenza delle autorità
Aria irrespirabile e strade coperte, famiglia salvata
martedì 28 giugno 2016
14.22
La terra dei fuochi. Il paragone non è azzardato, perché i fumi hanno coperto sia i campi coltivati che l'aria respirata dai cittadini. In 24 ore lungo il tratto fra Margherita di Savoia e Trinitapoli, precisamente l'ex SP159 delle saline e via mare, la terra ha continuato a bruciare ininterrottamente riempendo di monossido tutta la zona. Non solo erbacce ma anche i rifiuti abbandonati sono stati avvolti dalle fiamme e sembrava di respirare vicino alla ciminiera di un'industria. In alcuni punti l'erba continua a bruciare da quasi 18 ore come sta succedendo a Trinitapoli vicino allo stadio, alle spalle della Salina, dove una nube bianca sta coprendo la strada sprigionando un tanfo che rende l'aria irrespirabile.
Il paradosso è che bisognerebbe camminare con delle mascherine davanti a naso e bocca in punto in cui invece bisognerebbe respirare l'aria sana delle zona umida e del mare. Incendi di natura doloso o accidentale, dovuti a chi abbandona i campi e quindi basta la semplice sigaretta accesa di un passante per far divampare le fiamme o a chi per non pagare un trattorista che fresi l'erba, fa da se accendendola. Un metodo pericolso, certo, ma gratuito visto che nessuno controlla e fa verbali. L'ultimo episodio è proprio di questa mattina alle 12 circa quando in zona Carmosina nel comune di Margherita un incendio, probabilmente doloso, di un campo di 350 ettari stava per costare la vita a due nonni col proprio nipotino mentre stavano trascorrendo una giornata al mare. A salvarli è stata la cronaca perché se non fossimo andati sul posto a fare le immagini, sarebbero stati travolti dalle fiamme che avanzavano sempre più fra l'erba secca verso la propria abitazione. Contattati i Vigili del fuoco di Cerignola hanno inviato sul posto i volontari dell'Avs Casal Trinità di Trinitapoli che hanno spento l'incendio.
Il paradosso è che bisognerebbe camminare con delle mascherine davanti a naso e bocca in punto in cui invece bisognerebbe respirare l'aria sana delle zona umida e del mare. Incendi di natura doloso o accidentale, dovuti a chi abbandona i campi e quindi basta la semplice sigaretta accesa di un passante per far divampare le fiamme o a chi per non pagare un trattorista che fresi l'erba, fa da se accendendola. Un metodo pericolso, certo, ma gratuito visto che nessuno controlla e fa verbali. L'ultimo episodio è proprio di questa mattina alle 12 circa quando in zona Carmosina nel comune di Margherita un incendio, probabilmente doloso, di un campo di 350 ettari stava per costare la vita a due nonni col proprio nipotino mentre stavano trascorrendo una giornata al mare. A salvarli è stata la cronaca perché se non fossimo andati sul posto a fare le immagini, sarebbero stati travolti dalle fiamme che avanzavano sempre più fra l'erba secca verso la propria abitazione. Contattati i Vigili del fuoco di Cerignola hanno inviato sul posto i volontari dell'Avs Casal Trinità di Trinitapoli che hanno spento l'incendio.