Tina Bruno, artista di Trinitapoli: “La mia arte premiata in Campidoglio”

Si è conclusa da poco la mostra personale presso il Museo degli Ipogei

lunedì 6 gennaio 2025 17.50
A cura di Cristiana Lenoci
L'arte guarisce, è compagna di vita e-come sostenevano gli antichi Greci- svolge un effetto catartico sull'animo umano. Gli artisti vivono cogliendo la Bellezza e le sue varie sfaccettature, in modo poi da plasmarla a piacimento nelle opere che realizzano. Ogni opera racconta la storia di chi-con amore e dedizione, affidandosi alla fantasia e alla creatività- l'ha creata.

Dietro le opere di Tina Bruno, pittrice originaria di Trinitapoli e docente in pensione, c'è una donna intensa, determinata, poliedrica, che non ha mai avuto timore di mettere a nudo le sue fragilità. E' da poco terminata la sua mostra personale a Trinitapoli, presso la suggestiva location del Museo degli Ipogei, in cui ha esposto una parte della ricca e variegata produzione artistica.

Per l'occasione le abbiamo rivolto alcune domande circa il suo modo di intendere l'Arte, una passione che l'ha portata nel corso degli anni ad ottenere premi e riconoscimenti in Italia e all'estero.

"Ho esposto in diverse città italiane e nel corso di eventi importanti, portando le mie opere in Palazzi e location di grande rilevanza nazionale e non solo. Ho dedicato le mie esposizioni a temi di attualità come la condizione femminile in Paesi come l'Iran e l'Afghanistan, suscitando l'attenzione e i complimenti di personaggi famosi. Sono stata premiata più volte a Roma e al Festival Internazionale di Spoleto", ha dichiarato Tina Bruno.

Alcune sue opere sono state inserite su prestigiose e rinomate riviste d'arte, come il mensile "ARTE" in vendita in tutte le edicole italiane. "Una notissima scrittrice francese, Nut Monegal, si è ispirata ad una mia opera per la realizzazione della copertina di un suo libro contenente una commedia. Il libro attualmente si trova esposto presso la Biblioteca Nazionale di Parigi", ha aggiunto la pittrice, entusiasta dopo l'ennesimo successo della sua mostra personale nel suo paese originario, Trinitapoli.

Circa la Sua evoluzione artistica, vorremmo chiederle quanto è cambiata nel corso del tempo come persona e nel modo di intendere l'Arte? In quale fase del percorso si trova attualmente?

"Penso di non essere cambiata come persona dai miei esordi artistici ad oggi. Considero l'arte la forma terapeutica più efficace e salvifica. Attualmente dipingo opere figurative, rispetto ai dipinti astratti precedenti che mi sono più confacenti".

Quanto conta, per un artista, essere anche una persona sensibile ed empatica con il prossimo? A chi si rivolgono le Sue opere?

"Se manca di empatia, un artista non potrebbe essere tale. Per quel che mi riguarda, la mia ipersensibilità certificata permette di mettere a nudo la mia anima e imprimere la mia spiritualità su una tela bianca. L'Arte mi divora e placa le mie inquietudini. Le mie opere si rivolgono a tutti, giacché l'Arte possiede il grande dono dell'universalità".

Con l'Arte Lei ha girato l'Italia e non solo, ricevendo prestigiosi riconoscimenti ed entrando di diritto nei più famosi cataloghi di arte contemporanea. Il 10 Gennaio prossimo riceverà un premio in Campidoglio, di cosa si tratta nello specifico?

"Quello che riceverò sarà il secondo premio al Campidoglio, attribuitomi per il mio contributo e tributo all'Arte. Parteciperò alla cerimonia ufficiale di premiazione dei vincitori della Biennale d'Arte di Roma in concomitanza con l'Anno Santo, Primo Evento del Giubileo 2025. La manifestazione avverrà nella Protomototeca del Comune di Roma, alla presenza di personalità politiche, religiose, del mondo dell'arte e della cultura, compresi alcuni Rappresentanti di Consolati e ambasciate estere".

Ha esposto di recente le sue opere presso il Museo degli Ipogei a Trinitapoli. Qual è il resoconto di tale esperienza?

"Ho esposto nella mia città di origine, Trinitapoli, per la quinta volta. La magica location del Museo degli Ipogei rievoca il nostro passato e le nostre radici. E' sempre un'esperienza fantastica!"

Spesso, nelle Sue opere, riproduce volti e personaggi femminili. Che rapporto ha con la femminilità, e quale messaggio intende trasmettere alle donne che ammirano la sua produzione artistica?

"Negli ultimi tempi riproduco personaggi femminili, per lo più donne viste di spalle. Donne misteriose che suscitano curiosità in chi le osserva. Donne immerse in un silenzio cromatico e in un ambiente privo di ogni tipo di arredo. Donne, forse, alla ricerca di un'identità. Donne che narrano un dolore sommerso e non visibile agli occhi della gente. Ecco, quelle donne raccontano il mio vissuto, una storia triste e angosciante, impressa in un tempo e uno spazio indefiniti, lontano da divenire e dalla quotidianità".