Ufficio postale ancora chiuso dopo l’assalto al bancomat a Trinitapoli

Il sindaco Di Feo: «Rassicurato che a breve partiranno i lavori per il ripristino della sede»

sabato 13 luglio 2024 19.42
A cura di Michele Mininni
I cittadini di Trinitapoli chiedono a gran voce la riapertura della sede delle Poste Italiane, chiusa a causa di una potente deflagrazione avvenuta il 22 aprile scorso, che ha provocato danni dall'erogatore automatico di banconote dell'ufficio postale di via Isonzo.

Sono quasi passati tre mesi: da maggio è operativa solo la sede temporanea, che sostituisce l'ufficio postale di Trinitapoli, inagibile in seguito all'attacco criminoso. Circa un mese fa è stato installato un camper dove a prestare servizio è un solo dipendente che, ovviamente, non riesce a soddisfare le esigenze dell'intera popolazione. Basti considerare che in tempi normali, pur funzionanti 5 sportelli, a pieno regime, si formano file della durata, mediamente, di circa mezz'ora.

Il disagio più grave è a carico degli anziani, soprattutto quelli soli, per i quali riscuotere la pensione o pagare i bollettini rappresenta un problema enorme. I cittadini chiedono che Poste italiane metta a disposizione degli utenti un container in modo tale da lavorare in maniera dignitosa per i dipendenti e poter soddisfare tutti i servizi al cittadino. Ma per la collocazione del container i bene informati fanno sapere che bisogna aspettare i finanziamenti del Pnrr.

Intanto, va registrata l'iniziativa del sindaco, Francesco di Feo che tempestivamente - alla luce della situazione insostenibile - ha fatto installare dei gazebo per dare cosi modo ai cittadini, soprattutto anziani, di proteggersi dall'afa di questi giorni.

«Mi sono attivato e ho preso contatti – ci dice il sindaco Di Feo - con il direttore delle poste dell'ufficio di Trinitapoli, e anche con il sindaco Lodispoto di Margherita di Savoia, visto che ha avuto lo stesso problema della deflagrazione dell'ufficio salinaro. Infine, ho avuto contatti brevi ufficiosi con il direttore provinciale delle Poste Italiane il quale mi ha assicurato - continua Di Feo - che nel nostro paese arriverà un container con tre postazioni e infine ha garantito che a breve partiranno subito i lavori nell'ufficio casalino».