Uil denuncia: «La scuola sta pagando un prezzo altissimo»
Il sindacato: «Su 2458 istituti in Puglia, soltanto 953 hanno il certificato di agibilità»
giovedì 24 novembre 2022
«Su 2458 istituti scolastici, soltanto 953 hanno il certificato di agibilità in Puglia» è la denuncia lanciata in una nota dalla Uil (Unione italiana del lavoro). L'organizzazione sindacale, attraverso il segretario generale Giovanni Verga, ha denunciato l'attuale situazione: «Stiamo vivendo un momento estremamente delicato per il Paese, in cui la scuola sta pagando un prezzo altissimo. Un territorio che vuole ripartire verso la crescita e lo sviluppo dovrebbe investire nell'istruzione e nel sistema scuola, invece assistiamo a interventi spot da parte della politica» ha spiegato.
«Il rinnovo del contratto nazionale di lavoro rappresenta soltanto un piccolo segnale di riconoscenza per un settore caratterizzato da una vacanza contrattuale di oltre tre anni che non tiene conto del costo reale della vita. I tagli indiscriminati nell'ultimo decennio, il precariato dilagante, le difficoltà di garantire la sicurezza degli studenti e dei lavoratori in un territorio, quello regionale, che conta poco più di un terzo degli istituti non in regola con l'agibilità. A questo si aggiunga che sempre su 2458 istituti, 1510 hanno il certificato di collaudo statico e 633 hanno il certificato prevenzione incendi. Tutto ciò è il frutto di anni in cui la scuola ha pagato il duro prezzo del distacco tra politica e mondo reale» ha sottolineato.
Verga ha poi concluso: «In un simile contesto, i sindacati, le Rsu e le figure di sistema si ritrovano in prima linea, ultimi baluardi di milioni di lavoratori che chiedono il rispetto dei propri diritti. A loro vogliamo dare voce per tracciare la linea verso un futuro che veda la scuola protagonista e al centro dell'agenda politica del Paese» ha concluso.
«Il rinnovo del contratto nazionale di lavoro rappresenta soltanto un piccolo segnale di riconoscenza per un settore caratterizzato da una vacanza contrattuale di oltre tre anni che non tiene conto del costo reale della vita. I tagli indiscriminati nell'ultimo decennio, il precariato dilagante, le difficoltà di garantire la sicurezza degli studenti e dei lavoratori in un territorio, quello regionale, che conta poco più di un terzo degli istituti non in regola con l'agibilità. A questo si aggiunga che sempre su 2458 istituti, 1510 hanno il certificato di collaudo statico e 633 hanno il certificato prevenzione incendi. Tutto ciò è il frutto di anni in cui la scuola ha pagato il duro prezzo del distacco tra politica e mondo reale» ha sottolineato.
Verga ha poi concluso: «In un simile contesto, i sindacati, le Rsu e le figure di sistema si ritrovano in prima linea, ultimi baluardi di milioni di lavoratori che chiedono il rispetto dei propri diritti. A loro vogliamo dare voce per tracciare la linea verso un futuro che veda la scuola protagonista e al centro dell'agenda politica del Paese» ha concluso.