Un nuovo acquedotto tra Ofanto, Fortore e Locone
Il via libera dalla giunta regionale. L'opera si estenderà per 61 chilometri tra Canosa di Puglia e Foggia, garantendo l'alimentazione dei comuni della fascia costiera fino a Bari
venerdì 17 febbraio 2023
22.00
La giunta regionale pugliese ha recentemente rilasciato l'autorizzazione paesaggistica per le opere di interconnessione necessarie alla realizzazione del nuovo acquedotto del Fortore, Locone e Ofanto.
Si sblocca così un'opera attesa per mettere in rete i grandi adduttori di acqua presenti sul territorio: lo schema idrico potabile del Fortore e quello dell'Ofanto-Locone saranno collegati.
L'intervento è finanziato con fondi Pnrr "Investimenti in infrastrutture idriche primarie per la sicurezza dell'approvvigionamento idrico", per la quota parte di 37.6 milioni di euro, mentre la restante parte sarà finanziata con fondi provenienti dalla tariffa.
«La Puglia, che riceve l'acqua potabile da diverse fonti e bacini distanti tra loro centinaia di chilometri, con questa opera potrà quindi essere più al sicuro dagli sbalzi di approvvigionamento, collegando le fonti a nord con quelle più a sud» ha spiegato Raffaele Piemontese, vicepresidente della Regione e assessore alle infrastrutture. «La risorsa idrica infatti dovrà sempre più essere calibrata con precisione per limitare il più possibile gli sprechi e le conseguenze del cambiamento climatico».
Attraverso l'interconnessione tra i due schemi idrici si potrà, tra l'altro, rendere possibile l'alimentazione integrativa della Capitanata con le acque dello schema Ofanto-Locone in corrispondenza del nodo idraulico di Foggia, sia a regime che in emergenza; garantire l'alimentazione dei popolosi comuni della fascia costiera sino a Bari (capoluogo compreso) con le acque dell'acquedotto del Fortore, sia a regime sia in caso di riduzione della disponibilità idrica degli schemi Ofanto-Locone e Sele-Calore grazie anche al funzionamento bidirezionale della conduttura; gestire, con minori impatti sul servizio, i "fermo-impianto" dei potabilizzatori o le interruzioni programmate e non programmate sulle tubazioni.
L'opera si estenderà per una lunghezza complessiva di circa 61 km, con origine da Canosa di Puglia e termine nel nuovo serbatoio di Foggia, interessando anche il territorio di San Ferdinando di Puglia, Cerignola, Orta Nova, Carapelle, Troia e Foggia .
Con l'autorizzazione paesaggistica rilasciata dalla giunta regionale si potrà completare e aggiornare il progetto e avviare così la verifica della procedura d'appalto. Acquedotto Pugliese prevede di appaltare i lavori entro il prossimo giugno e di ultimarli entro il quarto trimestre 2026.
Si sblocca così un'opera attesa per mettere in rete i grandi adduttori di acqua presenti sul territorio: lo schema idrico potabile del Fortore e quello dell'Ofanto-Locone saranno collegati.
L'intervento è finanziato con fondi Pnrr "Investimenti in infrastrutture idriche primarie per la sicurezza dell'approvvigionamento idrico", per la quota parte di 37.6 milioni di euro, mentre la restante parte sarà finanziata con fondi provenienti dalla tariffa.
«La Puglia, che riceve l'acqua potabile da diverse fonti e bacini distanti tra loro centinaia di chilometri, con questa opera potrà quindi essere più al sicuro dagli sbalzi di approvvigionamento, collegando le fonti a nord con quelle più a sud» ha spiegato Raffaele Piemontese, vicepresidente della Regione e assessore alle infrastrutture. «La risorsa idrica infatti dovrà sempre più essere calibrata con precisione per limitare il più possibile gli sprechi e le conseguenze del cambiamento climatico».
Attraverso l'interconnessione tra i due schemi idrici si potrà, tra l'altro, rendere possibile l'alimentazione integrativa della Capitanata con le acque dello schema Ofanto-Locone in corrispondenza del nodo idraulico di Foggia, sia a regime che in emergenza; garantire l'alimentazione dei popolosi comuni della fascia costiera sino a Bari (capoluogo compreso) con le acque dell'acquedotto del Fortore, sia a regime sia in caso di riduzione della disponibilità idrica degli schemi Ofanto-Locone e Sele-Calore grazie anche al funzionamento bidirezionale della conduttura; gestire, con minori impatti sul servizio, i "fermo-impianto" dei potabilizzatori o le interruzioni programmate e non programmate sulle tubazioni.
L'opera si estenderà per una lunghezza complessiva di circa 61 km, con origine da Canosa di Puglia e termine nel nuovo serbatoio di Foggia, interessando anche il territorio di San Ferdinando di Puglia, Cerignola, Orta Nova, Carapelle, Troia e Foggia .
Con l'autorizzazione paesaggistica rilasciata dalla giunta regionale si potrà completare e aggiornare il progetto e avviare così la verifica della procedura d'appalto. Acquedotto Pugliese prevede di appaltare i lavori entro il prossimo giugno e di ultimarli entro il quarto trimestre 2026.