Un secolo di architettura, nella Bat le celebrazioni dell’Ordine tra formazione e lectio magistralis internazionali
Primo appuntamento il 5 maggio con il professor Genovesi. A giugno spazio agli architetti Crepon e Carrasquer oltre che al ritorno di "Open"
domenica 23 aprile 2023
10.56
È stato presentato a Trani, nella prestigiosa sede dell'Ordine degli architetti pianificatori paesaggisti e conservatori della Bat, il ricco cartellone di eventi che accompagnerà in circa due mesi le celebrazioni del centenario dell'albo degli architetti: «Abbiamo pensato di offrire un cartellone di eventi – ha spiegato l'architetto Marina Di Matteo, vicepresidente dell'Ordine nella sesta provincia –, appuntamenti che vanno dalla formazione vera e propria sino a quelli culturali o che parlano delle pari opportunità. Ma ci saranno anche incontri dedicati alle strutture sportive e lectio magistralis di architetti che fanno parte di studi riconosciuti a livello internazionale. Per cui vogliamo offrire non solo agli addetti ai lavori, quindi ai nostri iscritti, ma anche a tutti i cittadini la possibilità di far capire in modo chiaro quello che l'architetto fa e come la professione dell'architetto si rapporta al territorio circostante».
Già due gli eventi formativi svolti negli scorsi giorni all'interno di Palazzo Covelli, dedicati agli iscritti all'Ordine. Dal 5 maggio porte aperte alle attività che coinvolgeranno la popolazione. Ci sarà, infatti, una lectio magistralis del professor Enrico Genovesi che tratterà un tema particolarmente attuale come quello del Mediterraneo e delle influenze anche nell'architettura delle migrazioni. Eventi che si susseguiranno nel corso dei due mesi con altre due lectio magistralis questa volta di caratura internazionale e rispettivamente il 9 ed il 16 giugno. La prima sarà con l'architetto Jana Crepon dello studio di architettura "Inside outside" di Amsterdam, quindi quella con l'architetto Rodrigo Carrasquer di David Chipperfield architects. Si passerà anche dallo sport e dalle strutture sportive oltre che dai temi di deontologia professionale e pari opportunità. Nell'ambito di questi eventi ci sarà anche il ritorno di "Open" e degli studi di architettura aperti al pubblico a fine giugno con un tour tra progetti, realizzazioni e mostre.
«Quella di "Open" è una vera e propria occasione nella quale gli studi di architettura vengono aperti al pubblico per mostrare quello che è il nostro lavoro» ha sottolineato Di Matteo. «In molti non sanno quello che avviene negli studi e come l'architetto si approccia, per esempio, alla progettazione. Questo è anche un modo proprio per avvicinarci ai cittadini e quindi far capire in che modo l'architetto interviene nella città, nell'urbanistica e nel paesaggio».
Già due gli eventi formativi svolti negli scorsi giorni all'interno di Palazzo Covelli, dedicati agli iscritti all'Ordine. Dal 5 maggio porte aperte alle attività che coinvolgeranno la popolazione. Ci sarà, infatti, una lectio magistralis del professor Enrico Genovesi che tratterà un tema particolarmente attuale come quello del Mediterraneo e delle influenze anche nell'architettura delle migrazioni. Eventi che si susseguiranno nel corso dei due mesi con altre due lectio magistralis questa volta di caratura internazionale e rispettivamente il 9 ed il 16 giugno. La prima sarà con l'architetto Jana Crepon dello studio di architettura "Inside outside" di Amsterdam, quindi quella con l'architetto Rodrigo Carrasquer di David Chipperfield architects. Si passerà anche dallo sport e dalle strutture sportive oltre che dai temi di deontologia professionale e pari opportunità. Nell'ambito di questi eventi ci sarà anche il ritorno di "Open" e degli studi di architettura aperti al pubblico a fine giugno con un tour tra progetti, realizzazioni e mostre.
«Quella di "Open" è una vera e propria occasione nella quale gli studi di architettura vengono aperti al pubblico per mostrare quello che è il nostro lavoro» ha sottolineato Di Matteo. «In molti non sanno quello che avviene negli studi e come l'architetto si approccia, per esempio, alla progettazione. Questo è anche un modo proprio per avvicinarci ai cittadini e quindi far capire in che modo l'architetto interviene nella città, nell'urbanistica e nel paesaggio».