Una nuova struttura per minori a Trinitapoli
Firmato il disciplinare per i lavori nell'area dell'ex macello comunale
lunedì 2 febbraio 2015
16.50
Firmato il disciplinare per l'avvio dei lavori di realizzazione di una struttura comunitaria a ciclo continuativo per minori a Trinitapoli. Lo scorso 30 Gennaio 2015 il sindaco, Francesco di Feo, ha sottoscritto a Bari l'avvio dei lavori di realizzazione della struttura nell'area dell'ex macello comunale.
Il progetto ha come finalità il recupero del complesso, l'edificio sarà sottoposto ad una risistemazione degli spazi interni, e parzialmente anche di quelli esterni, al rifacimento degli impianti in modo da adempiere alle esigenze che scaturiscono dalla nuova destinazione d'uso e da promuovere la innovazione tecnologica e la maggiore dotazione infrastrutturale necessarie per la crescita qualitativa, la distribuzione capillare, la piena accessibilità e l'implementazione di protocolli innovativi di cura. «È uno dei progetti che la nostra amministrazione ha portato avanti dal suo insediamento –ha esordito il sindaco Francesco di Feo-. Un'altra opera che sarà completata per dare una struttura per minori alla nostra città e all'intero circondario. Da un lato si valorizza il patrimonio, dall'altro consegneremo una struttura nuova e all'avanguardia per l'assistenza ai minori».
A spiegare le caratteristiche del progetto approvato dalla Regione Puglia l'assessore ai lavori pubblici Giustino Tedesco. «La nuova destinazione d'uso, ovvero quella di "Struttura comunitaria a ciclo continuativo per minori", richiede una riprogettazione di quelli che saranno gli spazi da destinare alle varie attività delle quali necessitano gli ospiti, pur non alterando sostanzialmente la suddivisione interna degli edifici –ha spiegato Tedesco-. Si tratta di una struttura del tipo educativo-residenziale nella quale convive un gruppo ristretto di minori, compreso tra i dieci e i dodici ospiti, guidati dalla presenza di educatori che fungono da adulti di riferimento».
All'interno di questa comunità sarà assicurata l'accoglienza e la cura dei minori, il loro inserimento in attività educative e di partecipazione alla vita quotidiana. «L'idea principale è quella di creare una forte comunicazione tra gli spazi, sia interni che esterni e a questo scopo bene si adatta la morfologia della pianta, fatta soprattutto di ambienti passanti e comunicanti tra di loro –prosegue l'assessore Tedesco-. Anche la pianta centrale dell'intero complesso va incontro all'esigenza di creare una situazione di "familiarità" e non di dispersione, dove, attorno a un nodo principale rappresentato dal cortile centrale, si sviluppano i fabbricati». La comunità educativa assicura accoglienza e cura dei minori, costante azione educativa, assistenza e tutela, gestione della quotidianità ed organizzazione della vita alla stregua di quanto avviene nel normale clima familiare, coinvolgimento dei minori in tutte le attività di espletamento della vita quotidiana come momento a forte valenza educativa, stesura di progetti educativi individualizzati, gestione delle emergenze, socializzazione e animazione». La Comunità deve assicurare il mantenimento, l'educazione, l'istruzione di ogni minore affidato, tenendo conto delle indicazioni della famiglia, del servizio sociale, delle prescrizioni eventualmente stabilite dall'autorità affidante. «Questa Amministrazione, ancora una volta, è stata in grado di richiamare, a costo zero per le casse comunali, investimenti che vanno nella direzione dello sviluppo e dell'occupazione per il nostro territorio –ha concluso l'assessore Tedesco-. Infatti, dal punto di vista occupazionale questa struttura sarà in grado di determinare sul territorio almeno dieci posti di lavoro tra educatori ed ausiliari oltre quelli occupati per i servizi e le manutenzioni».
Il progetto ha come finalità il recupero del complesso, l'edificio sarà sottoposto ad una risistemazione degli spazi interni, e parzialmente anche di quelli esterni, al rifacimento degli impianti in modo da adempiere alle esigenze che scaturiscono dalla nuova destinazione d'uso e da promuovere la innovazione tecnologica e la maggiore dotazione infrastrutturale necessarie per la crescita qualitativa, la distribuzione capillare, la piena accessibilità e l'implementazione di protocolli innovativi di cura. «È uno dei progetti che la nostra amministrazione ha portato avanti dal suo insediamento –ha esordito il sindaco Francesco di Feo-. Un'altra opera che sarà completata per dare una struttura per minori alla nostra città e all'intero circondario. Da un lato si valorizza il patrimonio, dall'altro consegneremo una struttura nuova e all'avanguardia per l'assistenza ai minori».
A spiegare le caratteristiche del progetto approvato dalla Regione Puglia l'assessore ai lavori pubblici Giustino Tedesco. «La nuova destinazione d'uso, ovvero quella di "Struttura comunitaria a ciclo continuativo per minori", richiede una riprogettazione di quelli che saranno gli spazi da destinare alle varie attività delle quali necessitano gli ospiti, pur non alterando sostanzialmente la suddivisione interna degli edifici –ha spiegato Tedesco-. Si tratta di una struttura del tipo educativo-residenziale nella quale convive un gruppo ristretto di minori, compreso tra i dieci e i dodici ospiti, guidati dalla presenza di educatori che fungono da adulti di riferimento».
All'interno di questa comunità sarà assicurata l'accoglienza e la cura dei minori, il loro inserimento in attività educative e di partecipazione alla vita quotidiana. «L'idea principale è quella di creare una forte comunicazione tra gli spazi, sia interni che esterni e a questo scopo bene si adatta la morfologia della pianta, fatta soprattutto di ambienti passanti e comunicanti tra di loro –prosegue l'assessore Tedesco-. Anche la pianta centrale dell'intero complesso va incontro all'esigenza di creare una situazione di "familiarità" e non di dispersione, dove, attorno a un nodo principale rappresentato dal cortile centrale, si sviluppano i fabbricati». La comunità educativa assicura accoglienza e cura dei minori, costante azione educativa, assistenza e tutela, gestione della quotidianità ed organizzazione della vita alla stregua di quanto avviene nel normale clima familiare, coinvolgimento dei minori in tutte le attività di espletamento della vita quotidiana come momento a forte valenza educativa, stesura di progetti educativi individualizzati, gestione delle emergenze, socializzazione e animazione». La Comunità deve assicurare il mantenimento, l'educazione, l'istruzione di ogni minore affidato, tenendo conto delle indicazioni della famiglia, del servizio sociale, delle prescrizioni eventualmente stabilite dall'autorità affidante. «Questa Amministrazione, ancora una volta, è stata in grado di richiamare, a costo zero per le casse comunali, investimenti che vanno nella direzione dello sviluppo e dell'occupazione per il nostro territorio –ha concluso l'assessore Tedesco-. Infatti, dal punto di vista occupazionale questa struttura sarà in grado di determinare sul territorio almeno dieci posti di lavoro tra educatori ed ausiliari oltre quelli occupati per i servizi e le manutenzioni».