«Vaccinate anche i medici liberi professionisti», Delvecchio scrive a Lopalco

Il presidente dell'ordine dei medici della BAT sollecita l'assessore alla sanità

mercoledì 10 marzo 2021 12.29
«Gli Ordini dei Medici di Puglia in due diverse occasioni l'hanno incontrata per chiederle di includere tra le categorie da sottoporre a vaccinazione anti Covid-19 i medici liberi professionisti iscritti agli Ordini di competenza in quanto molti di tali medici sono impegnati nell'attività clinica quotidiana e pertanto a contatto con i propri assistiti alla medesima stregua dei colleghi ancora in attività nell'ambito delle strutture pubbliche e/o private». Così il dottor Benedetto Delvecchio, presidente dell'Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di Barletta Andria Trani in una lettera all'assessore alla sanità della Regione Puglia professor Pierluigi Lopalco e per conoscenza al direttore generale della Asl Bt e al direttore dipartimento igiene e prevenzione Asl Bt.

E poi: «Condividerà che si tratta di operatori sanitari che in virtù della tipologia della loro utenza e per la numerosità dei potenziali contatti con la stessa costituiscono una categoria a forte rischio di contagio sia per se stessi che per i cittadini che a loro afferiscono. Ad oggi non è nota allo scrivente la collocazione di tali professionisti in una scala di priorità. Qualora richiesto necessario, dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di Barletta Andria Trani che mi onoro di presiedere dichiara sin d'ora la piena disponibilità a collaborare con il Dipartimento di igiene territoriale nella organizzazione logistica della vaccinazione mettendo a disposizione la propria struttura organizzativa».

Il dottor Benedetto Delvecchio presidente dell'Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di Barletta Andria Trani, conclude: «Pur consapevoli delle limitate disponibilità operative che le sono consentite dalle oggettive difficoltà imposte dalla crisi epidemica in atto, le chiediamo di volerci informare dello stato di avanzamento della problematica sollevata e insieme le rinnoviamo l'invito a voler accogliere le legittime istanze di una componente importante della professione impegnata nella tutela della salute pubblica».