Valle dell'Ofanto, Marino: «Occorre attenzione delle istituzioni»
La preoccupazione del presidente del Consorzio per lo sviluppo sostenibile della valle
lunedì 28 giugno 2021
Michele Marino, presidente del Consorzio per lo sviluppo sostenibile della Valle dell'Ofanto, si definisce «preoccupato» per la corretta pianificazione e gestione trasparente del Parco naturale del fiume Ofanto e lancia un appello di collaborazione: «Le istituzioni siano attenti allo sviluppo sostenibile della valle dell'Ofanto per la quale siamo preoccupati».
Congiuntamente a LIPU e Italia Nostra di Foggia e Canosa, il consorzio ha inviato al Ministro per il Sud una missiva nella quale si lamentava il disinteresse per il territorio foggiano e della provincia di Foggia in particolare. Nella lettera inviata al ministro Carfagna, i tre rappresentanti associativi facevano notare che la Provincia BAT «è delegata provvisoriamente» alla gestione del Parco per effetto di una delibera di giunta regionale del 2013 e pertanto deve operare per la cura anche del territorio a nord del fiume Ofanto, quindi nell'area del foggiano.
Secondo Marino ciò non avverrebbe: il presidente parla di "figli e figliastri" nella gestione dell'area del parco. E invita dunque ad un tavolo di concertazione per lo sviluppo sostenibile dell'area che le associazioni vorrebbero strappare dall'atropizzazione, dall'inquinamento e dall'abuso idrico da parte degli agricoltori. Ciò che Marino vorrebbe è un parco che sia valorizzato nella sua interezza, secondo una visione armonica e strategica di sviluppo sostenibile del territorio e dell'economia del medesimo territorio
Congiuntamente a LIPU e Italia Nostra di Foggia e Canosa, il consorzio ha inviato al Ministro per il Sud una missiva nella quale si lamentava il disinteresse per il territorio foggiano e della provincia di Foggia in particolare. Nella lettera inviata al ministro Carfagna, i tre rappresentanti associativi facevano notare che la Provincia BAT «è delegata provvisoriamente» alla gestione del Parco per effetto di una delibera di giunta regionale del 2013 e pertanto deve operare per la cura anche del territorio a nord del fiume Ofanto, quindi nell'area del foggiano.
Secondo Marino ciò non avverrebbe: il presidente parla di "figli e figliastri" nella gestione dell'area del parco. E invita dunque ad un tavolo di concertazione per lo sviluppo sostenibile dell'area che le associazioni vorrebbero strappare dall'atropizzazione, dall'inquinamento e dall'abuso idrico da parte degli agricoltori. Ciò che Marino vorrebbe è un parco che sia valorizzato nella sua interezza, secondo una visione armonica e strategica di sviluppo sostenibile del territorio e dell'economia del medesimo territorio