"Vie Nuove", le opposizioni incontrano la cittadinanza

Evento nell'Auditorium dell'Assunta lunedì 21 dicembre alle 18

venerdì 18 dicembre 2015 17.42
Il gruppo consigliare "Vie Nuove" incontra lunedì 21 dicembre (alle ore 18 nell'Auditorium dell'Assunta) i cittadini di Trinitapoli per il doveroso rendiconto pubblico di quanto è stato fatto negli ultimi 5 anni dai banchi dell'opposizione e per tracciare le linee maestre di un impegno futuro. «L'iniziativa - come dichiarano gli organizzatori- non nasce come un fungo solitario di fine stagione, ma rientra nel solco delineato nel quinquennio dalla periodica e rigorosa informazione resa alla popolazione da Anna Maria Tarantino (capogruppo), Pasquale Lamacchia e Carlo Storelli, i tre consiglieri eletti in Vie Nuove». Nelle elezioni del 2011 la lista fu sostenuta dai partiti di Sinistra Ecologia e Libertà, Italia dei Valori, API, Partito Socialista e dalla sezione degli ex DS. Il gruppo che i cittadini elessero ha infaticabilmente svolto il suo ruolo istituzionale di opposizione senza mai dimenticare, neanche per un momento, le promesse fatte durante la campagna elettorale di "governare con i cittadini". Sulla base del presupposto della "partecipazione", si sono moltiplicate le assemblee pubbliche su Viale Vittorio Veneto, le conferenze, i comizi, gli incontri di quartiere, le numerose convocazioni dei consigli comunali che, con l'altro gruppo "Trinitapoli da Vivere", sono state richieste sulle scelte amministrative del centrodestra trinitapolese che più hanno aggravato la crisi economica del paese, senza contare i volantini e i manifesti murali che, per un'insana visione del potere, hanno subìto un'affissione, per così dire, più "riservata".

Il colmo dello scarso rispetto che l'amministrazione di centrodestra ha avuto e continua ad avere nei confronti delle minoranze consiliari, è stato raggiunto con la recente lettera che il presidente del consiglio, sig. Mino Albore, ha inviato alla capogruppo Annamaria Tarantino nella quale le è stato richiesto (a seguito di regolare prenotazione dell'Auditorium comunale per l'assemblea del 21 p.v.) la motivazione del'incontro pubblico: un tentativo maldestro e incostituzionale di considerare "istituzionali" soltanto gli incontri della maggioranza. «Gli anni passati - dicono Pasquale Lamacchia e Carlo Storelli - sono stati dedicati a far emergere un nuovo modo di governare il paese, fondato sulla collaborazione con tutti gli esponenti delle opposizioni, rappresentate in consiglio o esterne ad esso, per la difesa dei beni comuni e per il rispetto di leggi e regolamenti. La dialettica politica, purtroppo, con i colleghi di maggioranza è stata spesso resa difficile dalla paura del confronto e dai timori di perdere postazioni di potere».

Molte delle battaglie promosse dai tre consiglieri e dalle forze politiche che li hanno sostenuti sono anche servite a mettere "radici" profonde che ormai più nessuna forza politica in futuro potrà sradicare. Nel 2013 è stato proprio l'impegno dell'opposizione a consentire di scoprire i conti errati nel calcolo della tassa sui rifiuti, che è diventata esorbitante e che ,oggi, è ancora oggetto di discussione. Il ricorso iniziale al TAR di Anna Maria Tarantino,inoltre, per l'inserimento delle donne nella giunta di centrodestra( tutta maschile per volontà del sindaco) ha costretto a nominare negli ultimi anni non una ma addirittura "due" assessoresse di centrodestra. Questo risultato non potrà più essere cancellato dalle future giunte e porterà sempre la firma di una capogruppo "di sinistra" che ha combattuto strenuamente per far rispettare lo Statuto comunale e il principio della "parità di genere" senza considerare il fatto che le donne della destra fossero avversarie. L'assemblea pubblica del 21 dicembre prossimo vedrà anche la presenza autorevole di onorevoli e di ex sindaci del centrosinistra, testimoni della costruzione della storia democratica e civile di questa Città. Trinitapoli ha disperso negli ultimi anni il proprio desiderio di comunità, un patrimonio democratico che deve essere recuperato e che deve tornare presto ad essere un valore condiviso con il contributo di una classe politica preparata e rispettosa dell'altrui pensiero.