Vita di città
A Trinitapoli parte il progetto "Best Water"
Tedesco: «Così desalinizzeremo i terreni e le falde acquifere»
Trinitapoli - martedì 6 giugno 2017
14.15
«Desalinizzare i nostri campi e le falde acquifere». È questo l'obiettivo del progetto "Best water", come spiega l'assessore ai Lavori Pubblici, Giustino Tedesco, che lo scorso 9 maggio ha guidato l'adesione del Comune di Trinitapoli al protocollo di intesa con Albania e Montenegro.
Lo scopo principale del progetto (Best Water – Blue Economy Measures, AS bioremediation, for saline water in high antropic inmpacr areas") è quello di definire la migliore strategia per ridurre la concentrazione salina causata dalle attività antropiche e/o dall'eccessivo sfruttamento. «Questo intervento tende a migliorare la qualità produttiva dei terreni agricoli in prossimità delle vasche salanti – spiega ancora l'assessore casalino – riducendo la concentrazione salina delle acque sotterranee».
Si tratta di una intesa transfrontaliera, perché interesserà l'Italia, l'Albania e il Montenegro, in aree aride o semi-aride in cui la ricarica naturale di acqua è spesso insufficiente a soddisfare la domanda locale di acqua e che porta ad un eccessivo sfruttamento delle risorse sotterranee e di conseguenza ad una diminuzione delle falde acquifere, oltre all'aumento della salinizzazione. Le aree interessate dal progetto sono i terreni agricoli in prossimità delle vasche salanti.
«Il progetto – commenta il sindaco Francesco di Feo – intende promuovere un modello di gestione integrata dell'acqua finalizzato al recupero di acquiferi in prossimità di zone costiere, interessate da fenomeni di intrusione del cuneo salino. Valorizzando le acque affinate e depurate, secondo un approccio basato su European Innovation Partnerships del ciclo della risorsa idrica, migliorerà la qualità ambientale ed agronomica dei territori».
Lo scopo principale del progetto (Best Water – Blue Economy Measures, AS bioremediation, for saline water in high antropic inmpacr areas") è quello di definire la migliore strategia per ridurre la concentrazione salina causata dalle attività antropiche e/o dall'eccessivo sfruttamento. «Questo intervento tende a migliorare la qualità produttiva dei terreni agricoli in prossimità delle vasche salanti – spiega ancora l'assessore casalino – riducendo la concentrazione salina delle acque sotterranee».
Si tratta di una intesa transfrontaliera, perché interesserà l'Italia, l'Albania e il Montenegro, in aree aride o semi-aride in cui la ricarica naturale di acqua è spesso insufficiente a soddisfare la domanda locale di acqua e che porta ad un eccessivo sfruttamento delle risorse sotterranee e di conseguenza ad una diminuzione delle falde acquifere, oltre all'aumento della salinizzazione. Le aree interessate dal progetto sono i terreni agricoli in prossimità delle vasche salanti.
«Il progetto – commenta il sindaco Francesco di Feo – intende promuovere un modello di gestione integrata dell'acqua finalizzato al recupero di acquiferi in prossimità di zone costiere, interessate da fenomeni di intrusione del cuneo salino. Valorizzando le acque affinate e depurate, secondo un approccio basato su European Innovation Partnerships del ciclo della risorsa idrica, migliorerà la qualità ambientale ed agronomica dei territori».