Agricoltura
Allarme siccità nelle campagne di Trinitapoli
I contadini: «Senz'acqua rischiamo di perdere i raccolti»
Trinitapoli - venerdì 25 giugno 2021
15.13
È un vero allarme siccità quello che si sta verificando nei campi in agro di Trinitapoli. Le temperature superano i 40° e l'unica acqua per irrigare le colture proviene dai pozzi artesiani. I contadini lanciano un grido di allarme: «Se dal Consorzio per la Bonifica della Capitanata non erogano regolamento acqua si rischia di perdere i raccolti». Questo è un momento delicato, spiegano, per pesche, percoche e albicocche. Sono in una fase detta di invaliatura, vuol dire che il frutto sta maturando. Sta avendo una mutazione contraddistinta dal cambiamento del colore dal verde al colorito caratteristico del frutto. Quindi le colture hanno bisogno di un giusto apporto idrico. Lo steso vale per l'uva. Sotto i tendoni di uva da tavola o da vino gli operai sono a lavoro per l'acinellatura, cioè l'asportazione degli acini di dimensioni ridotte rispetto al grappolo. La terra è troppo asciutta e nel mese di giugno non è certo un buon segnale.
«Non possiamo rimanere senz'acqua nei campi - hanno affermato i produttori -. Abbiamo può volte manifestato i nostri bisogni al Consorzio, ma non siamo stati ascoltati. Noi richiediamo che ci venga fornito un servizio più attento. Stiamo attraversando già troppe difficoltà. Serve un intervento straordinario all'impianto idrico perché ci sono rotture all'ordine del giorno». Il sistema di erogazione dell'acqua avviene attraverso un calendario stabilito e una carta ricaricabile in dotazione agli operatori. «Molte volte capita che al nostro turno per irrigare, apriamo la bocchetta ma non esce acqua», hanno lamentato.
«Non possiamo rimanere senz'acqua nei campi - hanno affermato i produttori -. Abbiamo può volte manifestato i nostri bisogni al Consorzio, ma non siamo stati ascoltati. Noi richiediamo che ci venga fornito un servizio più attento. Stiamo attraversando già troppe difficoltà. Serve un intervento straordinario all'impianto idrico perché ci sono rotture all'ordine del giorno». Il sistema di erogazione dell'acqua avviene attraverso un calendario stabilito e una carta ricaricabile in dotazione agli operatori. «Molte volte capita che al nostro turno per irrigare, apriamo la bocchetta ma non esce acqua», hanno lamentato.