Religioni
Aperta la Porta Santa a Trinitapoli nella parrocchia della Madonna del Loreto
Don Pavone: «Ogni uomo riceve il vino della salvezza. Dio è misericordia»
Trinitapoli - lunedì 18 gennaio 2016
9.13
Un Dio che è un padre e non un padrone, una festa a cui è un piacere partecipare e non un obbligo. La differenza fra paganesimo e cristianesimo si gioca proprio in termini di amore e fedeltà verso la divinità, rispetto a una precedente visione rigida e timorosa. Se è stata aperta una porta santa a Trinitapoli, nella chiesa della Madonna del Loreto, sta proprio ad indicare che la nuova alleanza stipulata fra Dio fatto uomo e gli uomini non è un'astrazione. «Dio ha riaccolto Gerusalemme - afferma il vicario generale della diocesi Trani-Barletta-Bisceglie, don Peppino Pavone -, la sposa traditrice che è stata sedotta e abbandonata da altre divinità. Egli nella storia continua a intervenire in soccorso dell'umanità, attraverso il Cristo che trasforma l'acqua in vino cioè la povertà dell'uomo in ricchezza».
Vino come segno della presenza di Dio, come affermano i cristiani, perché come ne basta una bottiglia per rallegrare le feste, anche la presenza di Dio rallegra il cuore degli uomini. Crederci non è obbligatorio, ma secondo la logica cristiana, l'uomo aspira a Dio, che è il proprio desiderio di infinito, attraverso il gesto sovrumano del dono gratuito. «L'umano - continua il vicario - deve sentirsi creatura e creatore. Il vino di grazia non è posseduto dal cristiano, ma continua a riceverlo quotidianamente dalla parola di Dio. L'invito è di continuare a bere quel vino».
Vino come segno della presenza di Dio, come affermano i cristiani, perché come ne basta una bottiglia per rallegrare le feste, anche la presenza di Dio rallegra il cuore degli uomini. Crederci non è obbligatorio, ma secondo la logica cristiana, l'uomo aspira a Dio, che è il proprio desiderio di infinito, attraverso il gesto sovrumano del dono gratuito. «L'umano - continua il vicario - deve sentirsi creatura e creatore. Il vino di grazia non è posseduto dal cristiano, ma continua a riceverlo quotidianamente dalla parola di Dio. L'invito è di continuare a bere quel vino».