Politica
Carabinieri nella sede della Lega: li ha chiamati il coordinatore provinciale del partito
Pietro Ivone: «La Lega di Trinitapoli c'era, c'è e e ci sarà»
Trinitapoli - mercoledì 27 marzo 2019
11.26
«Nella mattinata di ieri la sede storica della Lega per Salvini Premier di Trinitapoli ha incredibilmente ricevuto la visita dei Carabinieri della locale stazione che, su esposto a firma del Coordinatore Provinciale Antonio Campana, evidentemente con il benestare del Segretario Regionale Andrea Caroppo (che di Campana è il diretto responsabile), chiedevano la chiusura della sede poiché non autorizzata dai predetti».
A raccontare l'inaspettata vicenda è il segretario Pietro Ivone in una nota.
«Ebbene, la storica sede della Lega di Corso Trinità n. 1 a Trinitapoli, aperta ormai da 5 anni grazie ai sacrifici del Segretario Pietro Ivone e del suo direttivo (8 componenti), oltre che dei tanti militanti (107 tessere raccolte per la Lega per Salvini Premier nei mesi scorsi), e dei numerosissimi simpatizzanti (boom della Lega alle scorse elezioni politiche), si oppone fermamente a questo meschino tentativo di eliminare fisicamente un presidio storico della Lega, tra i primi in Puglia, per proseguire una politica fatta di ostracismi ed ingressi di riciclati ai danni di coloro che per Matteo Salvini (in tempi non "sospetti") ci hanno messo la faccia, il cuore e... tanto altro» si legge nella nota.
E ancora: «Il Segretario Pietro Ivone, impunemente esautorato dalla sera al mattino da parte del predetto Campana, Commissario Provinciale mai eletto dalla Base, con il benestare del Regionale Andrea Caroppo, per "far posto" all'ingresso di una compagine di consiglieri comunali locali di ben altra matrice, militanza e provenienza politica, si è limitato a ricordare ai carabinieri intervenuti i principi sanciti dall'Articolo 49 della Costituzione Italiana, secondo cui: "Tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale". Sulla scorta di questo, a maggior ragione, la sede della Lega di Trinitapoli, il suo Segretario, il Direttivo e tutti i suoi 107 tesserati resteranno orgogliosamente a presidiare la storica sede, ad esporre i loro vessilli della Lega e di Matteo Salvini, che da sempre hanno portato sul territorio con fierezza. Di questa barbarie che si sta perpetrando nella Lega Puglia tra il Segretario Regionale ed i suoi nominati Commissari Provinciali autoreferenziali, inutilmente autoritari (perché evidentemente privi di ogni autorevolezza), si occuperanno certamente i vertici nazionali, cui la questione sarà immediatamente sottoposta, ma il dato certo che emerge in maniera clamorosa con queste modalità assurde di agire, è che la Lega a Trinitapoli, nella BAT ed in Puglia merita di meglio».
E per concludere: «La Lega di Trinitapoli c'era, c'è e ci sarà, sempre fedelmente al fianco di Matteo Salvini».
A raccontare l'inaspettata vicenda è il segretario Pietro Ivone in una nota.
«Ebbene, la storica sede della Lega di Corso Trinità n. 1 a Trinitapoli, aperta ormai da 5 anni grazie ai sacrifici del Segretario Pietro Ivone e del suo direttivo (8 componenti), oltre che dei tanti militanti (107 tessere raccolte per la Lega per Salvini Premier nei mesi scorsi), e dei numerosissimi simpatizzanti (boom della Lega alle scorse elezioni politiche), si oppone fermamente a questo meschino tentativo di eliminare fisicamente un presidio storico della Lega, tra i primi in Puglia, per proseguire una politica fatta di ostracismi ed ingressi di riciclati ai danni di coloro che per Matteo Salvini (in tempi non "sospetti") ci hanno messo la faccia, il cuore e... tanto altro» si legge nella nota.
E ancora: «Il Segretario Pietro Ivone, impunemente esautorato dalla sera al mattino da parte del predetto Campana, Commissario Provinciale mai eletto dalla Base, con il benestare del Regionale Andrea Caroppo, per "far posto" all'ingresso di una compagine di consiglieri comunali locali di ben altra matrice, militanza e provenienza politica, si è limitato a ricordare ai carabinieri intervenuti i principi sanciti dall'Articolo 49 della Costituzione Italiana, secondo cui: "Tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale". Sulla scorta di questo, a maggior ragione, la sede della Lega di Trinitapoli, il suo Segretario, il Direttivo e tutti i suoi 107 tesserati resteranno orgogliosamente a presidiare la storica sede, ad esporre i loro vessilli della Lega e di Matteo Salvini, che da sempre hanno portato sul territorio con fierezza. Di questa barbarie che si sta perpetrando nella Lega Puglia tra il Segretario Regionale ed i suoi nominati Commissari Provinciali autoreferenziali, inutilmente autoritari (perché evidentemente privi di ogni autorevolezza), si occuperanno certamente i vertici nazionali, cui la questione sarà immediatamente sottoposta, ma il dato certo che emerge in maniera clamorosa con queste modalità assurde di agire, è che la Lega a Trinitapoli, nella BAT ed in Puglia merita di meglio».
E per concludere: «La Lega di Trinitapoli c'era, c'è e ci sarà, sempre fedelmente al fianco di Matteo Salvini».