Territorio
Coldiretti: «Cibo voce più importante nel budget dei viaggiatori»
Acquisti in cantine e frantoi per sei viaggiatori su dieci; al top pick your own e le 'adozioni a distanza' di ulivi e pecore
Trinitapoli - martedì 27 settembre 2022
11.39
Stando a un'analisi di Coldireti Puglia, diffusa in occasione della giornata mondiale del turismo, quasi sei turisti su dieci (58%) visitano frantoi, cantine, stalle e caseifici per acquistare prodotti locali del territorio direttamente dai produttori, ottimizzare il rapporto prezzo/qualità e portarsi a casa un pezzo di storia della tradizione a tavola, con il pick your own e le 'adozioni a distanza' di ulivi e pecore che rinsaldano e rendono duraturo il rapporto con il territorio destagionalizzando il turismo.
«Sono sempre aperte 'le adozioni a distanza' degli ulivi in Puglia – ha detto il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia - in modo che il consumatore abbia certezza che la bottiglia di olio extravergine di oliva provenga proprio dalle olive dell'albero prescelto e adottato. Adottare un ulivo è un'esperienza unica, perché consente di instaurare un rapporto diretto e duraturo nel tempo. Diamo l'opportunità di seguire le fasi della vita dell'ulivo, il suo stato di salute, il suo stesso sviluppo, in modo da accogliere turisti e consumatori nei nostri oliveti e nei nostri frantoi per far toccare dal vivo l'esperienza di curare un ulivo e vivere in diretta la produzione di olio extravergine di oliva».
In Puglia, boom dei tour e degustazioni in cantina dove il vino è diventato l'emblema di uno stile di vita "lento" attento all'equilibrio psico-fisico che aiuta a stare bene con se stessi, da contrapporre proprio all'assunzione sregolata di alcol. Infatti, un terzo della spesa di turisti italiani e stranieri destinato alla tavola per consumare pasti, ma anche per cibo di strada o specialità enogastronomiche: «Il cibo è la voce più importante del budget della vacanza con un terzo della spesa turistica destinato alla tavola, superando quella per l'alloggio, trainata dalla voglia di convivialità. Il turismo enogastronomico – ha spiegato Coldiretti - rappresenta un mercato di sbocco privilegiato delle specialità alimentari locali ma anche un volano di sviluppo per i territori. Dalla valorizzazione dell'immenso patrimonio storico e culturale dell'enogastronomia – precisa la Coldiretti regionale – dipendono, infatti, molte delle opportunità di crescita economica ed occupazionale».
L'acquisto di un alimento direttamente dal produttore, secondo Coldiretti, è anche una occasione per conoscere non solo il prodotto, ma anche la storia, la cultura e le tradizione che racchiude dalle parole di chi ha contribuito a conservare un patrimonio che spesso non ha nulla da invidiare alle bellezze artistiche e naturali del territorio nazionale. «In molti casi la vendita è accompagnata anche dalla possibilità di assaggi e degustazioni "guidate", che consente di fare una scelta consapevole difficilmente possibile altrove, ma anche di verificare personalmente i processi produttivi in un ambiente naturale tipico della campagna».
«Acquistare prodotti a chilometri zero direttamente dai produttori è un segnale di attenzione al territorio, alla tutela dell'ambiente e del paesaggio che ci circonda, ma anche un sostegno all'economia e all'occupazione locale» ha concluso la Coldiretti.
«Sono sempre aperte 'le adozioni a distanza' degli ulivi in Puglia – ha detto il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia - in modo che il consumatore abbia certezza che la bottiglia di olio extravergine di oliva provenga proprio dalle olive dell'albero prescelto e adottato. Adottare un ulivo è un'esperienza unica, perché consente di instaurare un rapporto diretto e duraturo nel tempo. Diamo l'opportunità di seguire le fasi della vita dell'ulivo, il suo stato di salute, il suo stesso sviluppo, in modo da accogliere turisti e consumatori nei nostri oliveti e nei nostri frantoi per far toccare dal vivo l'esperienza di curare un ulivo e vivere in diretta la produzione di olio extravergine di oliva».
In Puglia, boom dei tour e degustazioni in cantina dove il vino è diventato l'emblema di uno stile di vita "lento" attento all'equilibrio psico-fisico che aiuta a stare bene con se stessi, da contrapporre proprio all'assunzione sregolata di alcol. Infatti, un terzo della spesa di turisti italiani e stranieri destinato alla tavola per consumare pasti, ma anche per cibo di strada o specialità enogastronomiche: «Il cibo è la voce più importante del budget della vacanza con un terzo della spesa turistica destinato alla tavola, superando quella per l'alloggio, trainata dalla voglia di convivialità. Il turismo enogastronomico – ha spiegato Coldiretti - rappresenta un mercato di sbocco privilegiato delle specialità alimentari locali ma anche un volano di sviluppo per i territori. Dalla valorizzazione dell'immenso patrimonio storico e culturale dell'enogastronomia – precisa la Coldiretti regionale – dipendono, infatti, molte delle opportunità di crescita economica ed occupazionale».
L'acquisto di un alimento direttamente dal produttore, secondo Coldiretti, è anche una occasione per conoscere non solo il prodotto, ma anche la storia, la cultura e le tradizione che racchiude dalle parole di chi ha contribuito a conservare un patrimonio che spesso non ha nulla da invidiare alle bellezze artistiche e naturali del territorio nazionale. «In molti casi la vendita è accompagnata anche dalla possibilità di assaggi e degustazioni "guidate", che consente di fare una scelta consapevole difficilmente possibile altrove, ma anche di verificare personalmente i processi produttivi in un ambiente naturale tipico della campagna».
«Acquistare prodotti a chilometri zero direttamente dai produttori è un segnale di attenzione al territorio, alla tutela dell'ambiente e del paesaggio che ci circonda, ma anche un sostegno all'economia e all'occupazione locale» ha concluso la Coldiretti.