Politica
Comunali 2016, centro sinistra con un'unica lista
Un solo candidato. Sottoscritto documento unitario
Trinitapoli - martedì 2 febbraio 2016
1.08
Un movimento politico che unisce tutte le forze di centro sinistra della città. Questo dimostra che in fondo i partiti singoli sono più un disegno della Prima Repubblica e che se oggi si vuole battere l'avversario, conviene combattere uniti. Partito Democratico, Sinistra Ecologia e Libertà, Comunisti Italiani e Centro Democratico hanno deciso si fare una sintesi politica e presentare successivamente un solo candidato alla poltrona di sindaco. «I segretari - afferma Maria Andriano segretario cittadino del PD - di SEL, PCdI, CM e ovviamente PD hanno sottoscritto un documento unitario per la formazione di un'unica lista da presentare alle amministrative di maggio 2016. Questo è un momento tanto atteso dai trinitapolesi che a gran voce ci hanno chiesto l'unità del centro sinistra. Per noi è un impegno da mantenere con grande senso di responsabilità e nonostante all'interno degli schieramenti partitici ci siano stati degli scontri, ciò che conta è la sottoscrizione di questo documento».
Uno scatto di orgoglio da parte del Partito Democratico che, oltre ai tesseramenti di massa in Puglia, adesso a Trinitapoli ha deciso anche di aprire le porte a tutti quei movimenti di sinistra con i quali non sempre ha avuto buoni rapporti. «Per giungere a un unico candidato - continua il segretario - abbiamo anche pensato alle primarie, come strumento di partecipazione democratica degli elettori, da svolgere eventualmente entro il 5 marzo. Tutto dipende dagli accordi che riusciremo a trovare all'interno del nostro gruppo. Non si è mai giunti prima a una sintesi, perché il PD ha sempre proposto un candidato che fosse al di fuori del gruppo consiliare che siede fra i banchi dell'opposizione, proprio per unire la sinistra e non dividerla ulteriormente».
Uno scatto di orgoglio da parte del Partito Democratico che, oltre ai tesseramenti di massa in Puglia, adesso a Trinitapoli ha deciso anche di aprire le porte a tutti quei movimenti di sinistra con i quali non sempre ha avuto buoni rapporti. «Per giungere a un unico candidato - continua il segretario - abbiamo anche pensato alle primarie, come strumento di partecipazione democratica degli elettori, da svolgere eventualmente entro il 5 marzo. Tutto dipende dagli accordi che riusciremo a trovare all'interno del nostro gruppo. Non si è mai giunti prima a una sintesi, perché il PD ha sempre proposto un candidato che fosse al di fuori del gruppo consiliare che siede fra i banchi dell'opposizione, proprio per unire la sinistra e non dividerla ulteriormente».