Attualità
Crisi, Coldiretti chiede carburante agricolo agevolato con procedure semplificate
«Occorre concedere un anticipo del 50% della quantità ricevuta nel 2022»
Trinitapoli - lunedì 23 gennaio 2023
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Coldiretti Puglia ha inviato all'assessore regionale all'agricoltura una richiesta di assegnazione del carburante agricolo agevolato con procedure semplificate per aiutare gli agricoltori nelle campagne pugliesi alle prese con il rincaro dei cosi di produzione causato dal conflitto in UIcraina e le frequenti ondate di maltempo e la morsa di gelo che aggravano i costi di stalle, serre e lavorazioni aggiuntive.
«Sono numerose le esigenze di lavorazioni aggiuntive in campagna, dopo le improvvise ondate di maltempo di violenza inaspettata, per riscaldare gli animali nelle stalle e per il riscaldamento delle serre per cui è necessaria la dotazione di gasolio agevolato per gli agricoltori» hanno sottolineato dall'organizzazione, chiedendo l'approvazione dell'assegnazione del gasolio agricolo, per quelle imprese che ne facciano richiesta, attraverso la concessione di un anticipo nella misura del 50% rispetto alla dotazione ricevuta nell'anno precedente, secondo le procedure semplificate.
«Sono disastrosi gli effetti sui campi della tropicalizzazione del clima che azzera in pochi attimi gli sforzi degli agricoltori che perdono produzione e al contempo subiscono l'aumento dei costi a causa delle necessarie risemine, ulteriori lavorazioni, acquisto di piantine e sementi e utilizzo aggiuntivo di macchinari e carburante» hanno rilevato da Coldiretti. «Gli imprenditori si trovano ad affrontare fenomeni controversi, dove in poche ore si alternano eccezionali ondate di maltempo a caldo fuori stagione. In questo contesto è fondamentale riconoscere agli imprenditori agricoli un ruolo incisivo nella gestione del territorio, dell'ambiente e delle aree rurali».
Per gli elevati costi di carburante, elettricità, service e prodotti di supporto alla nutrizione dei terreni più di una azienda agricola su dieci (13%) è a rischio di chiusura secondo il Crea. Il settore ha infatti affrontato rincari determinati dall'energia che vanno dal +170% dei concimi al +129% per il gasolio nelle campagne mentre il vetro costa oltre il 30% in più rispetto allo scorso anno, ma si registra anche un incremento del 35% per le etichette, del 45% per il cartone, del 60% per i barattoli di banda stagnata, fino ad arrivare al 70% per la plastica, secondo l'analisi Coldiretti. La riduzione dei raccolti nazionali non comporta solo danni economici per gli agricoltori ma anche il rischio per i consumatori che prodotti di importazione siano spacciati per italiani finiscano nel carrello. Coldiretti raccomanda attenzione alle etichette con l'origine dei prodotti, consiglia gli acquisti diretti dagli agricoltori e chiede alle istituzioni preposte di incrementare i controlli per prevenire eventuali frodi.
Con la manovra a livello nazionale, tra l'altro, contro il caro energia viene riconosciuto per il primo trimestre 2023 il credito di imposta in favore delle imprese agricole, della pesca e per i conterzisti, pari al 20 per cento della spesa sostenuta per l'acquisto del carburante per la trazione dei mezzi utilizzati, credito di imposta riconosciuto anche per la spesa sostenuta per l'acquisto del gasolio e della benzina utilizzati per il riscaldamento delle serre e dei fabbricati produttivi adibiti all'allevamento degli animali.
«Sono numerose le esigenze di lavorazioni aggiuntive in campagna, dopo le improvvise ondate di maltempo di violenza inaspettata, per riscaldare gli animali nelle stalle e per il riscaldamento delle serre per cui è necessaria la dotazione di gasolio agevolato per gli agricoltori» hanno sottolineato dall'organizzazione, chiedendo l'approvazione dell'assegnazione del gasolio agricolo, per quelle imprese che ne facciano richiesta, attraverso la concessione di un anticipo nella misura del 50% rispetto alla dotazione ricevuta nell'anno precedente, secondo le procedure semplificate.
«Sono disastrosi gli effetti sui campi della tropicalizzazione del clima che azzera in pochi attimi gli sforzi degli agricoltori che perdono produzione e al contempo subiscono l'aumento dei costi a causa delle necessarie risemine, ulteriori lavorazioni, acquisto di piantine e sementi e utilizzo aggiuntivo di macchinari e carburante» hanno rilevato da Coldiretti. «Gli imprenditori si trovano ad affrontare fenomeni controversi, dove in poche ore si alternano eccezionali ondate di maltempo a caldo fuori stagione. In questo contesto è fondamentale riconoscere agli imprenditori agricoli un ruolo incisivo nella gestione del territorio, dell'ambiente e delle aree rurali».
Per gli elevati costi di carburante, elettricità, service e prodotti di supporto alla nutrizione dei terreni più di una azienda agricola su dieci (13%) è a rischio di chiusura secondo il Crea. Il settore ha infatti affrontato rincari determinati dall'energia che vanno dal +170% dei concimi al +129% per il gasolio nelle campagne mentre il vetro costa oltre il 30% in più rispetto allo scorso anno, ma si registra anche un incremento del 35% per le etichette, del 45% per il cartone, del 60% per i barattoli di banda stagnata, fino ad arrivare al 70% per la plastica, secondo l'analisi Coldiretti. La riduzione dei raccolti nazionali non comporta solo danni economici per gli agricoltori ma anche il rischio per i consumatori che prodotti di importazione siano spacciati per italiani finiscano nel carrello. Coldiretti raccomanda attenzione alle etichette con l'origine dei prodotti, consiglia gli acquisti diretti dagli agricoltori e chiede alle istituzioni preposte di incrementare i controlli per prevenire eventuali frodi.
Con la manovra a livello nazionale, tra l'altro, contro il caro energia viene riconosciuto per il primo trimestre 2023 il credito di imposta in favore delle imprese agricole, della pesca e per i conterzisti, pari al 20 per cento della spesa sostenuta per l'acquisto del carburante per la trazione dei mezzi utilizzati, credito di imposta riconosciuto anche per la spesa sostenuta per l'acquisto del gasolio e della benzina utilizzati per il riscaldamento delle serre e dei fabbricati produttivi adibiti all'allevamento degli animali.