Politica
Crisi Sia, Trinitapoli mette in chiaro le cose coi soci
Sindaco di Feo: «Trattiamo solo con contratti alla mano»
Trinitapoli - mercoledì 6 luglio 2016
16.52
«Siamo disponibili a trattare la revisione del contratto, ma solo dopo che tutti i comuni del consorzio ne avranno uno». Ad affermarlo è il sindaco Francesco di Feo in merito alle difficoltà economiche della Sia, azienda gestore della nettezza urbana, inseguito alla chiusura della discarica di Forcone Cafiero a 21 comuni extra bacino con la saturazione del sopralzo del 5° lotto e l'interruzione dei lavori per la costruzione del 6° e dell'impianto di compostaggio. Tutto ciò ha determinato innanzitutto l'esigenza di conferire in provincia di Taranto i rifiuti solidi urbani dei 9 enti del bacino Foggia 4, con diversa aliquota e maggiori costi di trasporto.
«Lo scorso 15 giugno – ricorda di Feo – l'assemblea del consorzio ha discusso alla presenza dei 300 lavoratori in fibrillazione ed ansia per il proprio futuro. Nell'occasione se Trinitapoli e San Ferdinando di Puglia hanno ribadito il no all'addendum sic et simpliciter per far quadrare i conti Sia, gli altri soci, Cerignola in primis, si sono formalmente impegnati deliberando di sottoscrivere contratti e integrazioni entro il 28 giugno». Mentre Margherita di Savoia riapre il dialogo con Sia, Orta Nova, Carapelle, Ordona, Stornara e Stornarella non hanno prodotto alcun atto nella direzione deliberata dal consorzio alla presenza dei sindaci. La giunta di Cerignola, ente capofila del bacino Fg 4, il 17 giugno ha deliberato l'addendum al contratto, ma manca il passaggio in Consiglio comunale. «Quando tutte le assisi cittadine dei comuni soci del consorzio avranno deliberato e sottoscritto contratti in larga parte ancora mancanti, allora ci siederemo serenamente per intraprendere il percorso che deve portare ad accordi unitari, senza differenza di quota pro-capite di conferimento, che attualmente oscilla dagli 80 ai 150 euro a seconda dei comuni. Il futuro di Sia e dei suoi lavoratori ci sta a cuore e non intendiamo disinteressarcene. Ma ci preme affermare un logico criterio di uguaglianza di trattamento tra i soci che deve corrispondere anche a una razionalizzazione delle spese ed una garanzia dei servizi. Intanto attendiamo che i sindaci interessati diano seguito agli impegni assunti davanti ai lavoratori il 15 giugno».
«Lo scorso 15 giugno – ricorda di Feo – l'assemblea del consorzio ha discusso alla presenza dei 300 lavoratori in fibrillazione ed ansia per il proprio futuro. Nell'occasione se Trinitapoli e San Ferdinando di Puglia hanno ribadito il no all'addendum sic et simpliciter per far quadrare i conti Sia, gli altri soci, Cerignola in primis, si sono formalmente impegnati deliberando di sottoscrivere contratti e integrazioni entro il 28 giugno». Mentre Margherita di Savoia riapre il dialogo con Sia, Orta Nova, Carapelle, Ordona, Stornara e Stornarella non hanno prodotto alcun atto nella direzione deliberata dal consorzio alla presenza dei sindaci. La giunta di Cerignola, ente capofila del bacino Fg 4, il 17 giugno ha deliberato l'addendum al contratto, ma manca il passaggio in Consiglio comunale. «Quando tutte le assisi cittadine dei comuni soci del consorzio avranno deliberato e sottoscritto contratti in larga parte ancora mancanti, allora ci siederemo serenamente per intraprendere il percorso che deve portare ad accordi unitari, senza differenza di quota pro-capite di conferimento, che attualmente oscilla dagli 80 ai 150 euro a seconda dei comuni. Il futuro di Sia e dei suoi lavoratori ci sta a cuore e non intendiamo disinteressarcene. Ma ci preme affermare un logico criterio di uguaglianza di trattamento tra i soci che deve corrispondere anche a una razionalizzazione delle spese ed una garanzia dei servizi. Intanto attendiamo che i sindaci interessati diano seguito agli impegni assunti davanti ai lavoratori il 15 giugno».