Politica
Da candidati sindaci a minoranza e non si mettono d'accordo
La polemica fra i 3 nasce al primo Consiglio comunale
Trinitapoli - sabato 25 giugno 2016
10.16
Erano in corsa anche loro, ma le urne hanno eletto un altro candidato. Da papabili sindaci a consiglieri di minoranza, il ruolo cambia e la sostanza pure, però anche i 3 sono chiamati ad amministrare la città. Durante il primo Consiglio comunale il gruppo ha messo in campo una formazione 1-1-3 con uno spogliatoio diviso fra Francesco Marrone e Anna Maria Tarantino da una parte e i Tre cavalli con a capo Lillino Barisciano dall'altra. Insomma, la linea tenuta dalla sinistra in campagna elettorale, forse perché è da poco finita, ha retto e si continua a camminare tutti divisi appassionatamente. «In questo mandato la minoranza - afferma Tarantino - spera di avere un dialogo costruttivo con la maggioranza. Non faremo opposizione a prescindere, ma sarà sicuramente determinata e incisiva in modo da lavorare per il bene della città. Valuteremo le proposte dell'amministrazione del sindaco Francesco di Feo e voteremo quelle idonee per la crescita di Trinitapoli». E il dialogo la consigliera di Sel e il consigliere del M5s lo hanno già avuto al primo colpo, ottenendo dai colleghi in maggioranza dei voti per entrare a fare parte della commissione elettorale.
Un gesto che non ha ricevuto il plauso dei Cavalli che hanno gridato all'accordo pre consiglio: «Tarantino e Marrone si sono accordati con la maggioranza in modo da essere votati nella commissione elettorale. Un gesto che non ha rappresentato la volontà del popolo che ha scelto la minoranza come un gruppo costituito da 5, coi consiglieri dei Cavalli, e non solo da 2 che si sono prestate a questo gioco». Io non ci sto, direbbe il Presidente della Repubblica Scalfaro, e in grandi linee è ciò che ha detto il rappresentante dei 5 stelle: «Noi non abbiamo fatto nessun accordo. Non mi sono mai incontrato con nessuno della maggioranza che probabilmente ha ritenuto più efficace per un buon governo votare Tarantino e me - rispettivamente come componente della commissione e sostituto - così da avere un dialogo costruttivo. Evidentemente questo non può esercì coi Cavalli che pare vogliano sin dal primo giorno fare opposizione a prescindere, mettendo in cattiva luce l'amministrazione e tutto il Consiglio comunale».
Un gesto che non ha ricevuto il plauso dei Cavalli che hanno gridato all'accordo pre consiglio: «Tarantino e Marrone si sono accordati con la maggioranza in modo da essere votati nella commissione elettorale. Un gesto che non ha rappresentato la volontà del popolo che ha scelto la minoranza come un gruppo costituito da 5, coi consiglieri dei Cavalli, e non solo da 2 che si sono prestate a questo gioco». Io non ci sto, direbbe il Presidente della Repubblica Scalfaro, e in grandi linee è ciò che ha detto il rappresentante dei 5 stelle: «Noi non abbiamo fatto nessun accordo. Non mi sono mai incontrato con nessuno della maggioranza che probabilmente ha ritenuto più efficace per un buon governo votare Tarantino e me - rispettivamente come componente della commissione e sostituto - così da avere un dialogo costruttivo. Evidentemente questo non può esercì coi Cavalli che pare vogliano sin dal primo giorno fare opposizione a prescindere, mettendo in cattiva luce l'amministrazione e tutto il Consiglio comunale».